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Il nuovo ospedale di Siracusa, Vinciullo: «Non c’è il finanziamento»

SIRACUSA. ”Non esiste” alcuna ipotesi di finanziamento per il nuovo ospedale cittadino ”a meno che l’assessore Borsellino non ritiri l’attuale Dupiss che ha formulato il suo predecessore al ministro della Sanità”. Si riaccende la polemica sui finanziamenti per la costruzione del nuovo presidio cittadino. La presa di posizione del deputato regionale Vincenzo Vinciullo dopo l'annuncio del sindaco Giancarlo Garozzo non si è fatta attendere. Se il primo cittadino aveva detto con entusiasmo che il nuovo ospedale sarebbe stato inserito nel Dupiss come ”priorità massima”, dalla seconda fascia alla prima, quindi in quelli finanziabili dallo Stato, Vinciullo sostiene che questo non può avvenire a meno che il documento non venga ritirato, poiché ”era stato approvato nella scorsa legislatura dalla commissione Sanità in quanto si tratta di programmazione di risorse finanziate con l’ex articolo 20 e di conseguenza è sottoposto all’approvazione della commissione Sanità”. «Ricordo - aggiunge il deputato - che questa programmazione non riguarda gli 800 milioni di euro ma solo 217 milioni; poi in questa fase l’ospedale non era stato inserito. Qualora quindi si ritirasse lo stralcio significherebbe togliere tutti gli interventi e ciò comporterebbe il venir meno del finanziamento per il completamento del presidio di Augusta, la ristrutturazione del padiglione dell’ex Onp, la ristrutturazione dell’ex Inam di Lentini, la ristrutturazione dell’ala nuova del Trigona di Noto, l’acquisto di un immobile per il Pta a Palazzolo, l’adeguamento dell’ex ospedale di Pachino e altri interventi in Sicilia». Vinciullo rilancia allora il dialogo con il governo. «Dato che c’è l’impegno del presidente del Consiglio dei ministri - aggiunge - anziché ricorrere a queste scorciatoie che provocherebbero la sollevazione generale non solo nella nostra provincia ma anche nelle altre, bisogna predisporre, cosa che chiedo da mesi all’assessore Borsellino, di fare un incontro a Roma tra tecnici dell’assessorato alla Sanità e all’Economia, i ministeri della Sanità e dello Sviluppo economico, alla presenza di Renzi, e definire il percorso». Vinciullo rileva quindi che alla Sicilia spettano 800 milioni di euro ”non per gentile concessione di questo o di altri governi - spiega - ma sono somme che ci spettano da anni e quindi dobbiamo passare al secondo stralcio degli interventi in cui si aggiungono ai 217 milioni il resto delle somme per arrivare alla cifra dovuta. In subordine si può fare un secondo stralcio di 200 milioni di euro per l’ospedale cittadino e altre urgenze in Sicilia, in modo da avere il consenso sia di tutta la deputazione regionale e nazionale”. Non ha dubbi neanche sul luogo dove costruirlo: per Vinciullo, infatti, le risorse stanziate dall’Asp devono essere utilizzate per la realizzazione delle vie di fuga che ”dal nuovo ospedale, che va realizzato alla Pizzuta, vicino alla caserma dei vigili del fuoco - rileva - portino alla statale 124. Anche perché sulla statale non è prevista alcuna area destinata a servizi sanitari e quindi bisognerebbe fare un variazione al Prg. Ma quella è un’area Sin e quindi occorrerebbe un’altra variante e l’autorizzazione da parte del ministero dell’Ambiente, con tempi ancora più lunghi. Per questo sollecito un incontro: ho più volte informato il ministro della Salute che è disponibile a un incontro chiarificatore”.

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