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Cittadinanza onoraria di Noto a don Pedro, due giorni dedicati alla famiglia Borbone

NOTO. Foto di famiglia proprio davanti alla Porta Reale, lo storico arco ferdinandeo eretto in onore di re Ferdinando II di Borbone e dallo stesso inaugurato nel 1843 in occasione di una sua visita a Noto. Per sua altezza reale don Pedro di Borbone delle due Sicilie e Orlèans, duca di Noto, gran prefetto del sacro militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, quella di sabato è stata una giornata indimenticabile: prima la scopertura della lapide commemorativa della sua visita e poi - subito dopo aver ammirato a palazzo Ducezio, sede del Municipio, il bassorilievo proveniente dal piedistallo del monumento all'avo re Ferdinando II - la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al Teatro comunale dove, al termine, in suo onore si è tenuto un concerto di musica classica. «Questa lapide aggiunge un ulteriore tassello alla nostra essenza di netini che, forti di un passato di indiscutibile prestigio - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti durante la cerimonia -, non intendiamo adagiarci nella passiva contemplazione di essa, ma vogliamo trarre gli auspici per agire nel presente e interpretare il futuro».
La due giorni della famiglia dei Borbone a Noto - don Pedro era accompagnato dalla consorte, la principessa donna Sofia, duchessa di Noto, e dal figlio primogenito, il principe don Jaime di Borbone, duca di Capua - si è conclusa ieri mattina poco dopo mezzogiorno. Nella basilica del Santissimo Salvatore il vescovo di Noto monsignor Antonio Staglianò ha officiato il pontificale. Proprio come due anni prima, quando sua altezza reale volle che il solenne pontificale di san Giorgio martire, in occasione della festa del sacro militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, venisse celebrato nella Basilica Cattedrale di Noto, la città di cui è duca. Per il discendente della famiglia Borbone quella fu la sua prima visita a Noto, città che nell'Ottocento, per lunghi anni, ha accolto i suoi predecessori.

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