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Il piano di Renzi per l’edilizia scolastica, a Siracusa si punta sull’istituto «Verga»

SIRACUSA. Una scuola di periferia per rispondere alla ”chiamata” del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ha deciso di puntare sull’istituto comprensivo «Giovanni Verga» di via Madre Teresa di Calcutta, l’amministrazione comunale, nell’ambito del programma di interventi di restauro finanziati con i fondi del governo nazionale. Nella giornata di ieri il Vermexio ha così inviato l’”e-mail” richiesta da Renzi durante la visita a Siracusa pochi giorni fa, con il progetto, curato dall’assessorato comunale alle Politiche scolastiche, retto da Alessio Lo Giudice e dal servizio Edilizia scolastica guidato da Natale Borgione.
«Il piano del governo Renzi - ha dichiarato il sindaco Giancarlo Garozzo - ci mette nelle condizioni di intervenire radicalmente in uno dei plessi che presentano criticità maggiori. I finanziamenti a disposizione ci avrebbero permesso di effettuare lavori importanti ma non di risolvere i problemi di cui soffre l’edificio. L’iniziativa del governo è invece una vera e propria boccata di ossigeno che libera, tra l’altro, fondi da destinare ad altre scuole». Il piano d’intervento per il «Verga» prevede un investimento di 1 milione 724 mila euro con una spesa per i lavori di 1 milione 286 mila euro. Il progetto servirà alla completa ristrutturazione dell’edificio, di proprietà comunale. Una struttura, quella di via Madre Teresa di Calcutta che da tempo ormai fa i conti con le infiltrazioni d’acqua. L’intervento vedrà anche il rifacimento dei servizi igienici, la ripavimentazione, la sistemazione degli infissi, la sostituzione delle condutture dell’acqua e del riscaldamento e la creazione nell’area esterna di un parco giochi per i bambini. Nell’ottica dell’efficientamento energetico, poi, è prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici. «Non potevamo farci sfuggire l’opportunità che ci è stata offerta dal governo - ha aggiunto l’assessore Lo Giudice —. La scelta del ”Verga” ha un valore simbolico perchè si tratta di una scuola di periferia costruita nel 1984 che, oltre alle carenze strutturali ha bisogno anche di interventi di modernizzazione e di adeguamento alle nuove norme sulla sicurezza e sul risparmio energetico».

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