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Museo del Papiro, 500 visitatori a Siracusa Di Natale: «Un percorso tra l’arte e la storia»

SIRACUSA. Sono state due coppie di inglesi e francesi a varcare per prime ieri mattina il portone d'ingresso del Museo del Papiro nell'ex convento di Sant'Agostino, ufficialmente riaperto al pubblico nella nuova sede di via Nizza, nel centro storico di Ortigia. Con il passare delle ore il numero dei visitatori e dei turisti è aumentato notevolmente tale da raggiungere alla chiusura della prima giornata circa 500 presenze. «È una vittoria quella di oggi - spiega con un filo di commozione Corrado Basile - nel vedere finalmente riaperta, dopo il trasferimento da viale Teocrito, la nostra struttura museale che conserva non solo reperti, scritte in carta papiro, fotografie, manufatti, esemplari unici di barche, laboratorio di restauro, sale convegno e multimediale, ma testimonia la storia di millenni legati al territorio siracusano e all'antico Egitto».
Siano di fronte ad un museo vivo allestito con gusto e curato nei minimi particolari, nonostante le poche risorse disponibili, ma frutto di un lavoro intenso ed impegnativo negli ultimi mesi del fondatore Corrado Basile e della direttrice Anna Di Natale.
Il nuovo percorso museale racconta la storia del papiro e dei suoi usi, le raccolte di «Cyperus papyrus» lungo il Nilo nel Ciad, nel lago Hula in Israele per arrivare a quello siciliano del Ciane. Tre sezioni sono dedicate ai manufatti in papiro con corde, sandali e recipienti. «La sale espositive sono ben collegate - commenta ancora Anna Di Natale - come un viaggio che racconta la storia del papiro e la nascita del Museo. E mi fa enorme piacere apprendere che la nostra idea espositiva è stata sposata in pieno dai visitatori».
Poi nel salone centrale oltre alle tre barche è sistemata la collezione di papiri faraonici del XV secolo a.C., ieratici, demotici, greci, copti e arabi. Mentre nella paretre barche te d'ingresso al primo piano è stata collocata una copia di un antico mosaico, di cui l'originale è stato rinvenuto a circa 100 chilometri da Alessandria d'Egitto probabilmente in una abitazione di proprietà di un siracusano. Il mosaico è stato realizzato al Cairo da un equipe di restauratori italiani di Ravenna e trasferito poi da Corrado Basile a Siracusa. Tra una settimana il Museo del Papiro ospiterà una conferenza sul tema: «Le donne nell'antico Egitto tra potere e quotidianità» realizzata in collaborazione con l'Istituto nazionale del Dramma Antico. La sede di via Nizza sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 14 escluso il lunedì, previsto come giornata di chiusura.

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