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Avola, denuncia di essere stata violentata ma non era vero: scatta l’accusa di calunnia

AVOLA. Ha chiamato e fatto intervenire sul posto i carabinieri, nella notte tra il 4 e 5 marzo scorso in una zona di periferia della città. Ai militari poi ha raccontato di aver subito violenza sessuale da parte di un conoscente, contro il quale la sera dello stesso giorno ha presentato formale denuncia. Denuncia con la quale accusava fatti e circostanze del brutale episodio carnale che avrebbe subito in un luogo appartato, incolpando dell'accaduto e quale autore del misfatto un quarantasettenne con il quale pare avesse da poco tempo intrecciato una relazione sentimentale. A raccogliere la testimonianza della donna, un’impiegata quarantasettenne avolese, quella notte, sono stati i carabinieri di una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Noto e il giorno dopo i colleghi della Stazione di Avola. Fatti denunciati dalla donna che però, dopo le risultanze investigative dei carabinieri coordinati nelle indagini dal maggiore Gennaro Micillo, sono risultati in gran parte inesistenti o addirittura falsi come hanno dimostrato anche dagli esami e i riscontri sanitari richiesti al personale medico dell'ospedale dagli stessi carabinieri, nell'immediatezza della segnalazione della stessa vittima. Per la donna a questo punto, dopo che i carabinieri hanno anche accertato che il presunto aggressore è risultato estraneo al racconto della presunta violenza sessuale, è scattata la denuncia in stato di libertà all'autorità giudiziaria per procurato allarme e calunnia. I carabinieri che hanno indagato con particolare attenzione sul caso, considerata la particolare vicenda a sfondo sessuale, sarebbe giunti all'ipotesi che la stessa donna si sarebbe inventata tutto per una sorta di ripicca o vendetta nei confronti del suo conoscente. I carabinieri hanno proceduto dopo aver avuto certezza dalla documentazione sanitaria, in questo caso dal referto della visita ginecologica, che in verità la presunta vittima non aveva subito alcuna violenza.

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