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Noto, summit fra Polstrada e Province per interventi sulla viabilità e sulla sicurezza

NOTO. Più sicurezza stradale, migliore tenuta dell’asse viario, diminuzione di numeri e gravità degli incidenti, senza distogliere l’attenzione dal fenomeno del dissesto idrogeologico: frane, allagamenti e nubifragi sono frequenti cause di tragedie. Argomenti forti e sempre in attesa di interventi, presi in esame ieri mattina a Noto nel corso di una riunione tecnico-operativa voluta dal dirigente del Compartimento Polizia stradale per la Sicilia orientale Cosimo Maruccia, e alla quale hanno partecipato il comandante provinciale di Siracusa, Antonio Capodicasa, i dirigenti delle province di Messina, Catania, Enna e Ragusa, ed i comandanti delle unità operative distaccate. Un progetto, quello esposto a palazzo Ducezio - dopo il saluto del sindaco Corrado Bonfanti -, che ha avuto un preciso compito: tracciare funzionali piani di intervento su viabilità e sicurezza pubblica delle principali arterie stradali, anche alla luce dei recenti episodi, provocati anche da eventi atmosferici, che hanno interessato il sud-est siciliano. E il pensiero corre inevitabilmente a quella drammatica domenica del 2 febbraio scorso quando a Noto un torrente in piena, il fiume Asinaro, travolse un’auto provocando la morte di due donne ed una bambina. Ma non c'è solo Noto, anche il territorio di Enna è stato interessato da una frana che solo per fatalità non è diventata tragedia. «Episodi questi che impongono una profonda riflessione ed una diretta azione di coordinamento tra i diversi Enti proprietari delle strade e la Polizia stradale», ha chiarito il dirigente della Polstrada Maruccia. Che si è anche appellato ai piani di intervento e alle segnalazioni per indicare i punti di maggiore criticità e pericolosità della viabilità principale. Un’occasione per snocciolare alcuni dati e indicare i collegamenti più a rischio, dove l’attenzione del Compartimento è altissima: tra le priorità c’è la Catania-Gela, considerata una vera emergenza. Senza dimenticare quell’altro tragitto della Messina-Siracusa-Gela, i perenni cantieri e gli infiniti lavori autostradali, vere e proprie trappole per milioni di automobilisti.
«Quello che operiamo noi - ha commentato il dirigente del Compartimento Polizia stradale per la Sicilia orientale - è in primo luogo un intervento di pressione psicologica nei confronti di quegli Enti territorialmente responsabili». E che dire del pericoloso casello autostradale realizzato lungo il tratto Cassibile della Siracusa-Gela, già scenario di gravi incidenti stradali? Argomenti che saranno discussi lunedì a Catania col direttore generale del Cas.

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