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Monitoraggio dell’aria a Siracusa, Garozzo alle imprese: «Sistema da rivedere»

SIRACUSA. «Controllore e controllato non possono coincidere». È il sindaco Giancarlo Garozzo a invocare un totale cambiamento di rotta nel monitoraggio della qualità dell’aria. In vista dell’incontro in programma domani a Priolo per discutere dell’inquinamento atmosferico, il primo cittadino lancia una proposta precisa. «Il controllo della qualità dell’aria - dice senza mezzi termini Garozzo - deve tornare completamente nelle mani pubbliche». Ciò che servono, secondo il sindaco, sono garanzie. «Non voglio innescare polemiche ma è arrivato il momento di togliere dall’imbarazzo le industrie e le aziende che per la propria attività sono naturalmente ”soggetti inquinanti”. Con questo non voglio accusare nessuno ma ribadisco che il controllo di qualità dell’aria deve tornare nelle mani dell’amministrazione pubblica». Garozzo si rivolge così alle imprese attive nel polo petrolchimico e anche alla Confindustria. «Chiedo all’associazione ”Cipa” e ai suoi soci - ha continuato il sindaco - di accettare la richiesta che arriva forte dal territorio e di donare la rete di rilevamento agli enti pubblici che hanno nella loro mission proprio questo compito». L’”indiziato”, a ricoprire il ruolo di gestore di questa rete di rilevamento è l’«Arpa», l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. «L’”Arpa” - ha aggiunto Garozzo - per conto della Regione agisce già nei delicati compiti di controllo e rilevazione delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera». Va detto, tra l’altro, che negli ultimi mesi, ci sono state vere e proprie sollevazioni popolari per i continui miasmi nell’aria, soprattutto nella zona di viale Scala Greca. Proteste che hanno anche portato alla costituzione del «Comitato aria pulita Siracusa», promosso da Barbara La Bella, che ha presentato un esposto in procura. «Solo un ente pubblico - sostiene Garozzo - può assicurare trasparenza e obiettività nei controlli e anche nella divulgazione dei dati. Non servono nè nuove commissioni nè comitati o gruppi di lavoro, sia all’”Arpa” che alla Provincia ci sono professionalità riconosciute mentre il ”Cipa” vive una forte contraddizione ormai sotto gli occhi di tutti, è allo stesso tempo controllato e controllore sotto una gestione che definire amicale appare un eufemismo». Rispetto alla pubblicazione dei dati va anche ricordata l’azione decisa portata avanti dai «Verdi» e da «Green Italia» che hanno denunciato le lacune nella rete di rilevazione e di pubblicazione dei dati. «Tutte le rilevazioni - ha dichiarato Garozzo - dovrebbero essere pubblicate in tempo reale attraverso internet per consentire ai cittadini di controllare ciò che facciamo. Noi come amministrazione già lo facciamo perchè dal 30 gennaio al campo scuola ”Di Natale” è operativo un laboratorio mobile dell’”Arpa” che rileva proprio i dati sulle concentrazioni di polveri sottili nell’aria».

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