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Siracusa, bidello trovato morto in casa: disposta l’ispezione cadaverica

SIRACUSA. Era morto da qualche giorno ma nessuno si sarebbe accorto di lui. A scovare il corpo senza vita di Pietro Belfiore, 62 anni, bidello di una scuola, sono stati i vigili del fuoco che ieri pomeriggio, intorno alle 2, hanno forzato la porta di ingresso della sua abitazione, ricavata in una palazzina in via Melilli, poco distante da viale Scala Greca. Il corpo era riverso sul pavimento, in avanzato stato di decomposizione secondo il medico legale, Francesco Coco, ma per l’ispezione cadaverica occorrerà aspettare ancora. Sarà effettuata in mattinata nella camera mortuaria dell’ospedale «Umberto I» dove la salma è stata trasferita su disposizione della Procura. Sembrano esserci pochi dubbi sulla cause del decesso, infatti da fonti investigative si è appreso che l’ipotesi più accreditata è quella della morte naturale. L’esame dovrà sciogliere gli ultimi dubbi su ciò che è capitato al sessantaduenne: il medico avrà il compito di verificare se sul corpo sono presenti ferite provocate da un’arma, da fuoco o da taglio, ma si tratterebbe di una possibilità assai remota. L’anziano viveva da solo in quella casa ed è probabile che, nei giorni scorsi, abbia avuto un malore e forse avrebbe anche provato a chiedere aiuto. Sarebbero passati almeno tre giorni, solo che nessuno avrebbe bussato alla sua porta, magari per fargli una visita. I vicini avrebbero notato la sua assenza, poi i sospetti hanno cominciato a prendere piede non appena si è avvertito un cattivo odore proveniente dal suo appartamento. I familiari si sono rivolti ai vigili del fuoco ed agli agenti di polizia che hanno raggiunto l’appartamento della vittima e poco dopo è emersa la drammatica verità. Gli uomini della Questura, al comando del dirigente, Francesco Bandiera, hanno compiuto un sopralluogo nella casa del sessantaduenne per accertare se qualcuno si era intrufolato in quell’appartamento dalla finestra o dal balcone. Sarebbero stati sentiti anche i parenti della vittima per capire il suo quadro medico ma l’ultima parola spetterà al medico legale.

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