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Nuovo ospedale di Siracusa, Garozzo e Zappia: «Concludere l’iter in tempi brevi»

SIRACUSA. La costruzione del nuovo ospedale cittadino anche in un’area diversa da quella individuata purché l’iter venga concluso e il nuovo presidio sia realizzato. Si riassume così il contenuto della lettera che il sindaco Giancarlo Garozzo e il commissario dell’Asp Mario Zappia hanno inviato all’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino per sollecitare la conclusione dell’iter che da tempo si attende. I due enti hanno da tempo avviato un percorso comune con gli uffici per individuare ogni soluzione finalizzata ad abbreviare i tempi e che adesso hanno comunicato all’assessore. Le risorse ci sono ma ancora l’iter non sarebbe stato completato e le somme sarebbero bloccate a Roma. Ma la grande opera pubblica che andrebbe costruita in città, nella zona della Pizzuta, o in un’altra area vicino agli svincoli autostradali, non può più essere rinviata, come hanno sottolineato Garozzo e Zappia, viste anche le condizioni strutturali del presidio di via Testaferrata. Sindaco e commissario dell’Asp, scrivendo all’assessore, hanno evidenziato la volontà di Comune e azienda sanitaria ”di portare a definizione, nei tempi più brevi possibili, l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale”, ma si sono spinti oltre proponendo anche ”soluzioni alternative” per l’area dove dovrà sorgere il nuovo ospedale, indicazioni che potrebbero velocizzare il percorso. Infatti l’area in un primo momento individuata è quella della Pizzuta, che però appare una zona molto ”congestionata” dal traffico e difficile da raggiungere. Da qui la proposta, già avanzata anche da molti rappresentanti del mondo politico, di un’altra area, vicina all’autostrada. Il progetto avrebbe una copertura finanziaria di 110 milioni di euro da parte dello Stato, tanto che l’opera è stata inserita nel Documento unitario di programmazione degli investimenti sanitari in Sicilia, mentre le restanti somme dovrebbero essere ottenute con l’esproprio dei terreni nell’area attualmente individuata nonché con l’alienazione di beni immobili di proprietà dell’azienda, in modo da coprire i restanti costi pari a 30 milioni di euro, necessari per l’opera. Ma ciò che più si evidenzia nella nota è che il Comune ha manifestato all’Asp la disponibilità di poter indicare delle aree alternative, vicine agli svincoli autostradali, comunque in posizione strategica per la viabilità, e facilmente raggiungibili sia dai siracusani, che dagli abitanti di altri comuni. L’auspicio di Garozzo e Zappia è che l’iter possa concludersi in tempi brevi. «Sia che venga assunta la decisione di mantenere la proposta originaria nella zona destinata dal vigente piano regolatore, sia che venga assunta la decisione di optare per aree alternative - osservano Garozzo e Zappia - si ribadisce la volontà delle amministrazioni di sollecitare con insistenza al fine di definire nei tempi più brevi possibili la costruzione del nuovo ospedale».

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