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Avola, la guardia di finanza controllerà le domande per i cantieri di servizio

AVOLA. Non si placano le polemiche, divenendo spesso veri e propri atti di accusa contro impiegati e amministratori, sulla formulazione della graduatoria generale provvisoria con l'elenco degli ammessi a partecipare alla selezione delle unità di lavoratori che verranno impiegati nei cantieri di servizio regionali, pubblicata nei giorni scorsi all'albo pretorio del Comune di via Mazzini. L'elenco dei nominativi consta di 805 persone che in base alla graduatoria stilata dalla commissione comunale di valutazione sono distinti in tre fasce di età così come prevede la legge, 18-36 anni, 37-50 anni, 50 anni e oltre, categoria immigrati e diversamente abili, ognuna con una percentuale di accesso a partire del 50 per cento) per la fascia 18-36 anni e, a scalare, 20%, 20%, e 5% ciascuno per immigrati e disabili. Per molti dei disoccupati che hanno presentato la domanda l'accesso ai cantieri di servizio diventa una boccata di ossigeno per tre mesi. Ma appena letta la graduatoria in tanti anche a voce alta hanno polemizzato, sospettando che la graduatoria stilata dal Comune avrebbe delle presunte irregolarità per quanto riguarda la collocazione di determinate persone che pare non rientrerebbero nei criteri previsti nella normativa regionale che indica sia il reddito annuo che il numero dei figli a carico, oltre che appartenere alla categoria dei disoccupati. Da qui ieri la decisione dell'assessore ai Servizi Sociali Enzo Campisi di chiarire alcuni aspetti normativi e della graduatoria che almeno rimane provvisoria.
"Il Comune con il finanziamento concesso dalla Regione per i progetti approvati, che ammonta a 305 mila euro, cercherà di mantenere il numero che in teoria dovrebbe essere di 190 unità. Anche se al momento non possiamo darlo per certo.- spiega Campisi-. Ogni cittadino deve verificare in graduatoria la propria fascia di età. L'elenco, sia chiaro, è stato fatto sulla base delle autocertificazioni presentate dai soggetti partecipanti. Noi, così come in adempimento delle direttive regionali stiamo inviando le domande alla Guardia di Finanza affinché vengano controllate e accertate le informazioni fornite con i documenti in autocertificazione".

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