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Fondi ai gruppi dell'Ars, Bufardeci davanti ai pm

PALERMO. L'ex presidente del gruppo Grande Sud all'Ars, Titti Bufardeci, sta rispondendo alle domande dei pm che indagano sui fondi ai partiti all'Assemblea regionale siciliana. Tra le accuse contestate dai pm Maurizio Agnello, Sergio Demontis e Luca Battinieri c'è anche quella di aver disposto il rimborso di spese per carburante e manutenzione alla sua auto, una Ford Kuga, per oltre 35 mila euro.


C'è anche l'acquisto di cassate siciliane per 500 euro tra le spese all'Ars emerse nell'inchiesta della Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati per peculato 97 tra deputati e dipendenti dei Gruppi parlamentari. L'acquisto dei dolci è stato contestato durante un interrogatorio a Titti Bufardeci, che guidava Gruppo Sicilia. Ma l'ex parlamentare siciliano ha sostenuto di non avere mai comprato le cassate che invece sarebbero state acquistate dall'ex deputato Franco Mineo, già sotto processo per intestazione fittizia di beni. Mineo, secondo le indagini, avrebbe comprato i dolci tipici siciliani nel bar del padre coi soldi del Gruppo. All'epoca anche lui, che rivestiva la qualifica di vice di Bufardeci, aveva la firma depositata sul conto di Gruppo Sicilia. Bufardeci avrebbe disconosciuto anche un'altra spesa a lui contestata relativa a una bolletta telefonica da 1500 euro per l'utenza di un altro parlamentare del suo Gruppo, Michele Cimino.

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