Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pachino, la Protezione civile conta i danni nella costa «ferita» dalle mareggiate

PACHINO. La Regione ha cominciato a fare la conta dei danni delle mareggiate e i residenti hanno lanciato il loro grido d'allarme: "salvate le nostre case". Ieri mattina l'ingegnere Corrado Gallo, funzionario del dipartimento regionale della Protezione civile, ha effettuato un sopralluogo nella zona costiera a sud della provincia, maggiormente colpita dalla furia delle onde, negli scorsi giorni. Dal lido di Noto e Portopalo, passando per Marzamemi che, essendo al livello del mare, ha subito i danni maggiori. Una costa di più di 35 chilometri che è stata quasi stravolta dalle potenti mareggiate. Così, la Regione ha deciso di cominciare a capire dove e come intervenire.
Ieri l'ingegnere Gallo oltre a confrontarsi con i tecnici comunali e con i residenti ha dovuto resistere, suo malgrado e inconsapevolmente, anche ai diversi e trasversali tentativi politici di intestarsi la presenza del funzionario regionale sul posto. "Abbiamo sollecitato - ha dichiarato Alberto Lupo, coordinatore provinciale de "Il megafono" -, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, chiedendo il sopralluogo per verificare i danni". Ma ai residenti, poco interessava da chi era stato mandato. "Le nostre case - hanno affermato i residenti di viale Lido a Marzamemi, che si sono costituiti in comitato per affrontare la problematica -, costruite regolarmente, hanno subito gravissimi danni e rischiano quasi di essere spazzate. La Regione, il Comune e tutti gli enti preposti devono aiutarci". La zona costiera di Marzamemi, in maniera specifica quella che riguarda viale Lido e la Marinella, è stata qualificata dalla Regione come zona ad alto rischio di erosione, ed è passata dalla fascia "R3" a quella "R4", ovvero massimo grado di rischio di erosione costiera. Questo significherebbe priorità per i finanziamenti di eventuali progetti di protezione della costa. I residenti, nel giro di pochi giorni, si incontreranno per poter capire in che modo le loro abitazioni possono essere salvate nel più breve tempo possibile.
"Nel 2010 - ha raccontato il sindaco, Paolo Bonaiuto -, abbiamo presentato un progetto di water front che prevede il recupero di tutta la costa da porto Balata a porto Fossa. Un intervento da 7 milioni di euro che da 3 anni è ancora ferma al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Sino ad ora mai nessuno aveva presentato un progetto di tale caratura, se solo il Governo nazionale ci desse delle risposte potremmo cominciare a programmare anche la tutela del demanio sul nostro territorio". Il comitato cittadino domani si incontrerà e "non escludiamo - ha detto Aldo Russo -, di esporre denuncia per una strada disastrata lasciata aperta al traffico veicolare". I cittadini, inoltre, chiederanno un tavolo tecnico con l'assessorato regionale Territorio ed Ambiente. "L'amministrazione comunale - ha risposto il sindaco Bonaiuto - è intervenuta tempestivamente, per le sue competenze".

Caricamento commenti

Commenta la notizia