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Siracusa, la tassa di soggiorno Foti sul ricorso al Tar: «Atto gravissimo»

SIRACUSA. «È mortificante che sia stata impugnata la delibera di istituzione della tassa di soggiorno». È dura la reazione di Salvo Cavarra, consigliere comunale e capogruppo di «Amarla per cambiarla», dopo la decisione dell’associazione «Noi albergatori» di fare ricorso al Tar contro la tassa di soggiorno. Gli operatori hanno denunciato norme non rispettate e poca chiarezza sulla destinazione degli introiti dell’imposta. «A differenza della passata amministrazione - ha dichiarato Cavarra - noi abbiamo indicato tutte le voci dove far confluire le risorse che saranno utilizzate esclusivamente per far fluire nel miglior modo possibile la città. Come si può pensare che un’associazione blocchi la tassa e metta in crisi un settore che da troppo tempo aspetta risposte». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale del Pd Alfredo Foti. «Considero gravissimo - sostiene Foti - il ricorso al Tar promosso contro l’introduzione della tassa di soggiorno. Si tratta di una imposta che incide, in un albergo a tre stelle per appena un euro al giorno a carico del turista». Foti ha anche ricordato che si tratta di «una tassa di scopo destinata al miglioramento dei servizi turistici» e che è stata prevista «una consulta con tutti i rappresentanti di categoria della città proprio per concordare insieme come utilizzare le risorse derivanti dall’imposta. In questa città, però, c’è evidentemente poca voglia di fare rete». A difendere l’associazione «Noi albergatori» è invece il consigliere comunale di «Progetto Siracusa», Fabio Rodante. «Siamo stati tra i più accaniti oppositori di questo provvedimento che riteniamo errato nella forma e nella sostanza - ha spiegato Rodante -. Oggi non possiamo che prendere atto dell’assenza di interlocuzione con gli operatori del settore». Secondo quanto spiegato dall’esponente di «Progetto Siracusa» «il provvedimento sarà adesso analizzato dai giudici amministrativi» ma «l’aspetto più grave è che si aperta un’altra ferita che sarà difficile rimarginare». Per Rodante «il ricorso al Tar rappresenta una sconfitta per l’assessore al Turismo e i gruppi di maggioranza che hanno approvato il provvedimento trincerandosi dietro paventati accordi con gli albergatori». Ga.Ur.

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