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Infrastrutture, il ministro Lupi a Siracusa: «Investimenti su portualità e ferrovie»

SIRACUSA. Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi punta sul sistema ferroviario per accorciare le distanze tra Nord e Sid, difende il porto commerciale di Augusta e lancia la sfida dell’investimento reale delle risorse disponibili sul territorio, a partire anche dalla Sicilia e dal territorio siracusano. Temi scottanti affrontati ieri sera nel salone dell’hotel del Santuario dove il ministro Lupi ha presenziato il confronto promosso dal deputato regionale Enzo Vinciullo. Una occasione servita anche per confermare la leadership di Vinciullo per il nuovo centrodestra sul territorio. E il deputato regionale non ha perso tempo a mettere sul tappeto quelle che considera le grandi emergenze del territorio chiedendo un impegno forte, concreto e comunque in tempi brevi al ministro Lupi. Quattro i temi: nuovo ospedale di Siracusa, porto commerciale di Augusta, completamento della Siracusa-Gela, realizzazione delle bonifiche.
«Le grandi infrastrutture - ha detto Lupi - rappresentano un problema per l’intero sistema paese. Occorre recuperare il tempo perso, spendere le risorse che possediamo e dare immediata realizzazione alle priorità. Resta confermato appieno poi l’impegno per il porto di Augusta, che resta strategico nel sistema porti dell’intera nazione. Il porto di Augusta è una risorsa per tutta l’Italia».
Sotto esame anche la situazione del sistema ferroviario ed il fatto che il paese vada a due velocità.
«Qui si vede l’arretratezza del sistema ferroviario - ha detto Lupi - l’alta velocità si ferma a Battipaglia e questo è insostenibile. La rotaia rappresenta il futuro. Anche per la Sicilia, anche per questa provincia».
Accanto ai temi dello sviluppo e della crescita del territorio anche quelli di natura prettamente politica. Gli impegni e gli obiettivi del Nuovo centro destra. A cominciare dalla battaglia per una nuova legge elettorale che rimetta le preferenze nella disponibilità dei cittadini. «Anche io non voglio essere un nominato ma un eletto dal popolo - ha detto Lupi - e la nostra sarà una battaglia senza esclusione di colpi per riaffermare le preferenze». Lupi ha anche sottolineato l’impegno sul territorio locale di Vinciullo. «Vinciullo - ha detto - rappresenta quello che noi intendiamo per fare politica. Essere animati da passione, serietà, essere radicati sul territorio attraverso l’impegno quotidiano ed il confronto sempre e comunque con i problemi dei suoi abitanti».
A rimarcare i connotati del Nuovo centro destra è stato Vinciullo. «La nostra - ha detto - non è stata una scelta di ripiego. Finchè siamo stati nel Pdl lo abbiamo fatto da padroni. Ma adesso occorreva una scelta dettata dal cuore e dalla ragione. L’abbiamo fatto e lavoreremo per questo». Non sono mancate le ”stoccate” a chi dal Pdl ha deciso di tornare a Fi, e soprattutto ai vertici di Forza Italia.

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