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Siracusa, istituto «Martoglio» senza riscaldamenti: gli studenti in classe con i giubbotti

SIRACUSA. Gli studenti sono tornati ieri sui banchi di scuola, dopo la pausa natalizia, e puntuali riemergono i problemi legati alle carenze strutturali e al malfunzionamento di alcuni impianti di riscaldamento. L’emergenza più grave riguarda gli studenti dell’istituto comprensivo «Nino Martoglio» di via monsignor Caracciolo che, da anni senza un impianto funzionante a pieno regime, con l’arrivo delle temperature più rigide di gennaio e con i problemi di infiltrazioni all’interno dell’edificio fanno lezione con i cappotti. «I ragazzi - dice il dirigente scolastico Giusy Aprile - sono tornati in classe costretti a tenere giubbotti e coperte per difendersi dal freddo. Inoltre in molte aree si sono verificati cedimenti di intonaci per infiltrazioni d’acqua. Una recente ricognizione, effettuata lo scorso 3 gennaio con i responsabili della sicurezza della scuola, ha consentito di focalizzare le urgenze. A nulla però sono serviti i solleciti dei mesi scorsi per avere i necessari interventi».
La carenza di spazi all’istituto «Karol Wojtyla» rischia invece di non poter dare risposte alle richieste dell’utenza per il prossimo anno. «Il plesso di via Torino - dice Giuseppa Garrasi, dirigente del ”Wojtyla” - è stracolmo e per il prossimo anno scolastico, se non si trovano soluzioni, non potremo accogliere altri alunni, con ricadute sulla popolazione della zona». Sulla vicenda l’assessore comunale alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice replica assicurando che l’amministrazione ha previsto in bilancio gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e che sono stati avviati progetti per risolvere le questione urgenti e non. «Alla luce dei sopralluoghi effettuati dai tecnici in questi mesi - ha spiegato Lo Giudice - abbiamo un quadro completo di quelli che sono gli interventi da effettuare. Lavori che pianificheremo con dei finanziamenti europei». Disagi anche negli istituti superiori della città. A lanciare l’allarme sono gli stessi dirigenti scolastici che lamentano la mancanza di un interlocutore in attesa che si definiscano le sorti future della Provincia. «L’emergenza - ha detto Pasquale Aloscari dirigente dell’istituto ”Rizza” e ”Arezzo della Targia” - riguarda le dieci classi del Nautico rimaste in via Catania. L’amministrazione doveva provvedere a sistemare altri spazi in piazza dei Matila, dove sono state trasferire dieci classi, per dismettere la vecchia sede dove si paga l’affitto».

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