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Niente Tares, ad Augusta rimane la Tarsu: si pagherà in quattro rate

AUGUSTA. Ad Augusta per il 2013 non si pagherà la Tares, ma le stesse bollette della Tarsu 2012, oltre alla maggiorazione standard, pari a 30 centesimi al metro quadrati, riservata allo Stato. È quanto ha deciso la commissione straordinaria che gestisce il Comune con funzione di consiglio comunale, che ha così fatto marcia indietro rispetto alla decisione di qualche mese fa di istituire la Tares, che non verrà applicata al Comune megarese. Secondo, infatti, quanto prevede la legge del 28 ottobre 2013, in deroga a quanto stabilito dal decreto legge del 2011 che introduce la Tares, i Comuni hanno la facoltà di continuare ad applicare lo stesso tributo o la stessa tariffa relativa alla gestione dei rifiuti urbani utilizzati nel 2012 con provvedimenti da adottare entro il termine massimo per l'approvazione del bilancio di previsione.
E così ha fatto l'Ente megarese che ha confermato le stesse tariffe della spazzatura dell'anno scorso. "Abbiamo mantenuto la Tarsu 2012 anche per quest'anno perchè la Tares avrebbe comportato un incremento - ha fatto sapere il prefetto della commissione straordinaria del Comune, Maria Carmela Librizzi- si pagherà in quattro rate, la prima scadenza è il 31 dicembre di quest'anno, a seguire la seconda il 28 febbraio 2014. La terza rata si dovrà pagare, invece, entro il 30 aprile prossimo e la quarta ed ultima entro il 30 giugno 2014".
La "Publiservizi" sta predisponendo i relativi avvisi di pagamento che arriveranno a casa degli augustani, così come dovrebbero arrivare, entro le scadenze di legge, anche gli avvisi di pagamento "recanti la quantificazione della maggiorazione standard pari al 30 centesimi al metro quadrato riservata allo Stato".
Entro, invece, il 16 gennaio si pagherà la "mini" Imu solo ad Augusta, che è l'unico comune della provincia ad aver aumentato l'aliquota dal 4 per mille al sei per mille per la prima casa. Un aumento scattato in maniera obbligatoria, vista la critica situazione economica dell'Ente, che ha presentato un piano di riequilibrio finanziario, in attesa di approvazione, che prevede l'aumento al massimo di tutte le aliquote. In questo caso gli augustani in possesso di prima casa dovranno rivolgersi ai propri consulenti o ai vari caf per ottenere il conteggio della somma da pagare, che corrisponde al 40 per cento della differenza risultante tra l'aliquota del 4 per mille e quella del sei per mille.

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