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Noto, la costa ancora sfregiata Ammasso di tubi sulla spiaggia

NOTO. «Un uso anomalo del nostro territorio: invece di tutelare l'ambiente, continua inesorabile la sua aggressione». Notoambiente, il sodalizio cittadino nato prima della scorsa estate dalle ceneri del circolo netino di Legambiente, è tornato prepotentemente sul piede di guerra per condannare alcune scelte, tra le quali quella di dare vita lungo la fascia costiera a insediamenti produttivi. «Nello specifico ci riferiamo a quell'enorme struttura in ferro - residuo di ciò che rimane di un solarium, che è per definizione rimovibile - che dallo scorso agosto fa bella mostra sulla scogliera di Calabernardo», spiegano Nuccio Tiberio, presidente di Notoambiente, e Rosario Salemi, del direttivo. Per i vertici dell'associazione «quella costruzione di tubi in ferro, senz'altro in possesso di regolare autorizzazione, è destinata a rimanere per sempre in quel luogo: in estate, così come in inverno, abbellirà la nostra costa. È proprio questo il futuro che stiamo immaginando per il tanto celebrato territorio Unesco?», è l'interrogativo posto da Tiberio e Salemi. «Sia chiaro che noi come associazione, ma crediamo anche i cittadini di Noto, continueremo a pensarla diversamente».


Ma non c'è solo la vicenda di Calabernardo e del suo solarium. «Abbiamo preso spunto da questo allarmante episodio - dicono - per condannare l'aggressione cui è sottoposto sistematicamente tutto il nostro territorio. A cominciare dalla zona collinare dove in aree soggette a vincolo paesistico si continuano a tagliare querce, così come si organizzano nientemeno raduni nazionali di fuoristrada, e si insiste nel precludere alla fruizione pubblica l'area di Manghisi, chiusa con un cancello». Tiberio e Salemi, che hanno già pronto un dossier, riferiscono anche altri episodi, come quello della discarica abusiva di contrada Bombiscuro «dove si continua a tacere su quanto di inquinante fuoriesce, mentre il silenzio investe l'altra discarica di Stallaini, così come i depuratori. Se poi le vele, quelle famose vele che già quest'anno sono passate da cinque a quattro, continueranno a diminuire - dicono i due - non potremo certo strapparci le vesti». Forte e chiaro il messaggio che arriva dal Comune di Noto. «In tema di tutela del territorio non riceviamo lezioni da nessuno», dice il sindaco Corrado Bonfanti. «Negli ultimi quindici anni, e con estremo rigore lo testimoniano gli atti amministrativi prodotti - aggiunge il sindaco - siamo l'amministrazione che ha posto particolare attenzione all'ambiente. Assicuro, tuttavia, gli ambientalisti netini che quanto segnalato, ma in alcuni casi noi non abbiamo alcuna competenza, è già oggetto di particolare attenzione».

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