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Siracusa, le indennità dei dipendenti comunali: "no alla restituzione dei fondi"

I sindacati chiedono al sindaco Garozzo di sospendere la determina: «Pronti allo sciopero»

SIRACUSA. «Il Comune sospenda subito il recupero delle somme destinate alle attività di videolavoro dei dipendenti». La richiesta è stata presentata sabato dai segretari provinciali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Franco Nardi, Paola Di Gregorio e Alda Altamore nel corso della riunione a palazzo Vermexio con il sindaco Giancarlo Garozzo. L'incontro era stato richiesto dopo le proteste dei dipendenti comunali che si sono visti detrarre in busta paga già in questo mese 50 euro e che, secondo il piano di riparto già stilato, dovrebbero andare a restituire tra i 4 ed i 6 mila euro, a seconda del livello professionale. Un provvedimento deciso dall'amministrazione dopo i rilievi emersi dalla verifica contabile effettuata dagli ispettori della Ragioneria generale dello Stato che ha giudicato non dovuta l'indennità di videolavoro erogata ai dipendenti comunali tra il 2006 ed il 2011 chiedendo la restituzione delle somme già pagate. «Abbiamo già avviato un'azione legale contro il Comune - ha detto il segretario provinciale della funzione pubblica della Cgil, Franco Nardi - perché riteniamo questo provvedimento illegittimo ed inopportuno, in quanto quelle somme rientrano in un fondo destinato al personale. Se non verrà ritirato immediatamente l'atto proclameremo lo sciopero». Il segretario provinciale della Funzione pubblica della Cisl, Paola Di Gregorio ha proposto una conciliazione al Comune. «Chiediamo di sospendere la determina - ha detto Di Gregorio - perché in caso di contenzioso si verificherebbe un danno erariale notevole per il Comune». Per il segretario provinciale della funzione pubblica della Uil, Alda Altamore. «Quel provvedimento non ha presupposti giuridici validi - dice - e va ritirato». Il sindaco Giancarlo Garozzo ha ribadito la volontà di ”rivedere insieme al dirigente del settore, la determina per trovare una soluzione ed evitare il prelievo coatto”. Domani ci sarà un nuovo incontro.

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