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Marzamemi, due ristoranti diffidati Raffica di controlli sulle autorizzazioni

PACHINO. Avrebbe occupato più suolo pubblico di quello concesso dal Comune: ma sarebbe stato completamente sprovvisto di autorizzazioni sanitarie per effettuare somministrazione nell'attività di ristorazione. Anche nella pertinenza regolare. È stato diffidato dai tecnici dell'Azienda sanitaria provinciale un ristoratore di Marzamemi, che rischia il provvedimento di chiusura per qualche giorno da parte del Comune. La vicenda è legata ai controlli congiunti effettuati a settembre tra polizia, personale del distretto di Noto ed Avola dell'Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Guardia di finanza e polizia municipale.


I primi risultati emersi dai controlli, iniziati nel centro storico del borgo marinaro, in piazza Regina Margherita, sono stati sanzioni per violazioni della determina comunale sulla diffusione musicale, relativamente alle ultime serate estive di settembre. Ed anche dal punto di vista sanitario: le ante delle strutture che ospitano i due locali finiti nel mirino delle forze dell'ordine risultavano sprovviste di adeguati sistemi per la lotta agli infestanti. Inoltre, in uno dei due locali finiti nel mirino delle forze dell'ordine sarebbe emersa una occupazione di suolo pubblico superiore a quella concessa: 134 metri quadri in confronto agli 80 concessi dal Comune e per cui il titolare dell'attività commerciale era autorizzato a svolgere il servizio. Dunque, tra le violazioni contestate ci sarebbe quella di esercizio dell'attività in aree esterne non comprese nell'autorizzazione sanitaria in possesso. Ma attraverso approfondite verifiche, è stato scoperto di più: il ristoratore di un esercizio pubblico avrebbe praticato somministrazione nelle pertinenze esterne del proprio locale, in piazza Regina Margherita, senza possedere alcuna autorizzazione sanitaria né per il suolo irregolarmente occupato né per quello concesso dagli uffici comunali. Così, a seguito dei controlli di polizia, guardia di finanza, vigili urbani e Asp è emersa l'ulteriore irregolarità e martedì mattina è stato notificato al rappresentate legale dell'esercizio commerciale un provvedimento di diffida da parte dell'Azienda sanitaria provinciale a continuare la somministrazione esterna.


«I controlli e gli accertamenti - ha commentato il dirigente del commissariato di polizia di via Tafuri, Paolo Arena - , continueranno accurati anche nei prossimi mesi, per ripristinare il rispetto delle leggi vigenti in modo da garantire una corretta disciplina degli esercizi commerciali della frazione».

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