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Piscina comunale di Pachino, i perché del «divorzio»

In riferimento all’articolo pubblicato il 16 ottobre scorso dal titolo «Piscina comunale di Pachino, nuovo stop ai lavori/L’Impresa Sice abbandona il cantiere», su richiesta dell’avv. Francesco Iacono, di Agrigento, nell’interesse della SICE s.r.l. pubblichiamo quanto segue.
”I lavori della piscina comunale, oggetto dell’appalto, sono stati eseguiti dalla SICE s.r.l. in conformità al progetto appaltato. L’unica demolizione ha riguardato una trave che è stata demolita avendo riscontrato la DL un errore progettuale.
I Direttori dei Lavori si sono susseguiti per incapacità a dirigere l’appalto nonché a redigere la necessaria perizia di variante, tale da determinare un contenzioso con l’impresa.
L’Amministrazione, tramite il Direttore dei Lavori, avrebbe potuto venire incontro alle esigenze dell’impresa solo ed esclusivamente con la redazione ed approvazione di una perizia di variante che sanasse le carenze progettuali. Ciò, purtroppo, dopo tanti mesi di attesa non è avvenuto;
La SICE s.r.l. più volte si è confrontata con la Direzione dei Lavori per la definizione della suddetta perizia di variante, ma il Direttore dei Lavori ha dichiarato che il Comune non gli aveva dato l’incarico per redigere tale perizia né esisteva la disponibilità finanziaria.
Tutte le riserve sui lavori iscritte ed espletate dalla SICE s.r.l., sono state ritenute dal D.L., congrue.
L’Ente appaltante, pur essendo consapevole che il progetto esecutivo presenta gravi anomalie, con i diversi direttori dei lavori che si sono succeduti, non ha mostrato la volontà, la competenza né la capacità finanziaria a redigere ed approvare una perizia di variante, pretendendo illegittimamente la ripresa dei lavori, consapevole che i residui lavori da progetto non potranno mai essere realizzati a regola d’arte.
Per tutte le cause imputabili in via esclusiva al Comune di Pachino la SICE s.r.l. ha chiesto la risoluzione del contratto di appalto per fatto e colpa dell’Amministrazione Comunale”.

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