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Siracusa, il porto riparte

Il sindaco annuncia: «Ad aprile riporteremo i cassoni alla Marina». Per l’approdo turistico arrivate le prime offerte d’acquisto

SIRACUSA. Una nuova data per un progetto che attende da mesi di essere sbloccato. Abbandonando la prudenza, il sindaco Giancarlo Garozzo fissa un termine preciso per riavviare gli interventi di riqualificazione delle banchine del Porto Grande. «Il cantiere - ha dichiarato il primo cittadino - ripartirà nel mese di aprile». È proprio in quel periodo, se non dovessero esserci ulteriori intoppi strada facendo, che dovrebbe finalmente iniziare il viaggio di ritorno dei cassoni dalla zona industriale, dove si trovano parcheggiati ormai da anni, al Foro Italico dove dovrebbero essere sistemati in acqua.
L’opera di riqualificazione delle banchine del Porto Grande, fino a questo momento, ha fatto i conti con numerosi stop, il principale dei quali proprio il sequestro dei manufatti in cemento da parte della Procura. Il contenzioso, che ha bloccato per anni quei cassoni alla Marina, ha portato poi al trasferimento in un’area nella zona industriale. La vicenda giudiziaria ha poi dimostrato che i manufatti non sono stati realizzati con calcestruzzo ”depotenziato”. «Avremmo già potuto avviare il ritorno in città - ha dichiarato il primo cittadino - ma la vicenda legata alla rimozione della nave ”Gelso M”, rimasta incagliata tra gli scogli di Santa Panagia, non ci ha consentito di avviare l’operazione». I mesi invernali non consentono poi la traversata in mare e per questa ragione si aspetterà la primavera. «Quel periodo - ha continuato il sindaco Garozzo - è il migliore, sotto il punto di vista delle condizioni atmosferiche, per riavviare l’intervento di riqualificazione». Il primo cittadino spegne anche le perplessità legata alle risorse economiche necessarie per il trasferimento. «Di certo - sostiene Garozzo - c’è che ad aprile faremo ripartire i lavori. Su chi pagherà per il trasferimento poi si vedrà se dovrà davvero essere il Comune a farlo o meno». Per quanto riguarda il porto grande, intanto, sul fronte Molo Sant’Antonio gli interventi, in questa fase prevedono la realizzazione di un bacino di carenaggio per la costruzione di nuovi cassoni. Anche in quest’area, infatti, bisognerà costruire i manufatti da sistemare poi in acqua. In questo caso, però, le dimensioni saranno maggiori rispetto quelle dei cassoni realizzati per la Marina, al punto da far parlare di veri e propri ”colossi” lunghi 27 metri, larghi 11 e spessi 9. Strutture che saranno posizionate tra 25 e 50 metri dalla banchina, come ha spiegato nelle scorse settimane l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Alessio Lo Giudice, che sta seguendo da vicino tutto il procedimento. Questa fase dei lavori, al Molo Sant’Antonio, è poi fondamentale perchè propedeutica alla prosecuzione della costruzione dell’approdo turistico «Marina di Archimede». Su questo fronte, dopo le vicende che hanno travolto il gruppo Caltagirone, sembra che ci siano già numerose offerte di acquisto, anche da gruppi siracusani, per rilevare e completare il progetto. Imprenditori che avrebbero anche già avviato una serie di interlocuzioni e acquisito informazioni. Un procedimento che di fatto potrebbe ”salvare” l’iniziativa e consentire comunque alla città di avere il porto turistico e che non è escluso che già nelle prossime settimane possa portare a sviluppi importanti.

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