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Tassa di soggiorno a Siracusa, Sorbello accusa: «Questa giunta mette solo imposte»

Castelluccio: «Uno strumento per migliorare i servizi». Castagnino: «Favorevole se non è usata per fare cassa»

SIRACUSA. «La tassa di soggiorno è l’ennesima dimostrazione che questa amministrazione sta solo mettendo nuove tasse». Se associazioni di categoria e operatori hanno sollecitato il dialogo con il Vermexio per correggere il regolamento approvato dalla giunta sull’imposta di soggiorno, dal consiglio comunale, che dovrà dare il via libera definitivo, arrivano duri attacchi nei confronti dell’esecutivo guidato da Giancarlo Garozzo. «L’anno scorso la tassa fu bocciata senza nemmeno entrare nel merito - ha detto Salvo Sorbello di ”Progetto Siracusa” - quest’anno si pensa a mettere nuove tasse mentre non si hanno notizie degli sgravi su altri tributi come l’Imu. Mentre ancora non si ha notizia del bilancio di previsione, la giunta invece di alleggerire il carico fiscale sui cittadini, pensa a introdurre nuove imposte». La tassa di soggiorno, va detto, sarà pagata solo da turisti e non residenti che soggiorneranno in alberghi, B&B, camere in affitto, villaggi turistici. Nel regolamento, che potrà essere modificato proprio dal consiglio comunale, sono anche previste molte esenzioni sia per strutture come ostelli e campeggi, dove l’imposta non si pagherà, sia per categorie come i giovani, gli studenti, gli sposi in viaggio di nozze. «Sarà necessario effettuare una attenta analisi della proposta della giunta - ha aggiunto Fabio Rodante di ”Progetto Siracusa” -. Vogliamo capire bene quale sarà l’utilizzo degli introiti che deriveranno da questa imposta. Io penso per esempio a utilizzarne parte per migliorare il trasporto pubblico da Ortigia a Santa Panagia». Favorevole è invece Carmen Castelluccio del Pd, che è anche presidente della commissione Turismo. «È una tassa di scopo - ha dichiarato Castelluccio - e gli introiti potranno essere utilizzati per migliorare i servizi turistici. Così non era nella scorsa sindacatura quando invece si volevano utilizzare i fondi dell’imposta per coprire buchi di bilancio». Sì anche da Tano Bottaro di «Con Edy per Siracusa» che sottolinea come si tratti di una tassa «presente in molti comuni italiani» e che «in un momento in cui ci sono pochi fondi può rappresentare uno strumento per migliorare l’offerta turistica». «Non sono contrario alla tassa di soggiorno - sostiene Salvo Castagnino di ”Siracusa protagonista” - ma va vincolata ai servizi connessi al turismo. Se invece fosse intesa come un modo per fare casa non la voteremo».

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