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Siracusa, alloggi popolari occupati abusivamente

Una donna di 32 anni è entrata abusivamente in un appartamento in via Luigi Cassia: è stata denunciata. È il terzo caso registrato in un mese

SIRACUSA. È il terzo caso in poco meno di un mese. L’occupazione abusiva degli alloggi di edilizia popolare sta diventando un’abitudine, almeno nella zona della Mazzarrona dove la concentrazione di edifici ”low cost” è la più alta di tutta la città. Gli agenti delle Volanti hanno denunciato, appena 24 ore fa, una donna di 32 anni, S.V., che, per un paio di giorni, ha preso possesso di un appartamento di una palazzina in via Luigi Cassia. Ha forzato la porta di ingresso dopo aver saputo che il proprietario non era in casa e per il tempo che è rimasta ha sfruttato ogni angolo di quell’abitazione. Se ne devono essere accorti prima i vicini, che si sono stupiti di vedere una nuova inquilina, ma la notizia è arrivata anche all’assegnatario, che si è rivolto agli agenti di polizia. Si era così affezionata a quell’appartamento che ha voluto portarsi via la piccola cucina a gas. È stata denunciata ed il proprietario ha potuto rimettere piede in casa sua. Non si tratta di una vicenda isolata nel rione della Mazzarrona, «abbiamo già registrato altri due episodi di occupazione abusiva di alloggi» spiega il dirigente delle Volanti, Francesco Bandiera. Sono dati della polizia ma devono aggiungersi quelli delle altre forze dell’ordine, carabinieri e polizia municipale, fatto sta che l’emergenza casa è un problema non nuovo per la città. Nell’ottobre del 2007, per oltre venti giorni, fu necessario uno spiegamento di uomini notevole, su disposizione della Procura, per fare sgomberare 50 persone che avevano occupato illegalmente gli appartamenti di uno stabile in via Bartolomeo Cannizzo, nella zona di Bosco Minniti, non molto distante dalla Mazzarrona. In quell’occasione, gli abusivi avevano denunciati i criteri di assegnazione degli alloggi ma, alla fine, furono costretti a gettare la spugna. I recenti episodi sui quali è intervenuta la polizia hanno come matrice comune la povertà, che spinge tanti disperati a cercare, in ogni modo, un tetto sotto il quale vivere. «Molti di questi casi - dice il dirigente delle Volanti, Francesco Bandiera - passano ai servizi sociali per le complessità delle vicende». C’è chi una casa non ce l’ha più, come un operaio, ora disoccupato, che, nel marzo scorso, ha perso, in un colpo solo, il lavoro e l’abitazione. Senza lo stipendio, non è stato più in grado di pagare la retta ed è stato messo alla porta, costringendolo a trasformare la sua macchina in un monolocale, senza bagno. Che l’emergenza casa sia una vera emergenza, lo dimostrano anche i casi di cui si sono occupati i carabinieri, in particolare a Priolo, dove sono state arrestate due persone. In un rione popolare del centro industriale, conosciuto con il nome di «Bronx», due occupanti abusivi si erano intrufolati in due appartamenti diversi. Ad accorgersene sono stati gli stessi proprietari quando sono tornati la sera a casa. Uno dei due, ai militari della stazione, avrebbe raccontato che lo aveva fatto perchè non era più in grado di pagare l’affitto. Con due figli a carico, la macchina sarebbe stata troppo stretta. Carenza di casa a parte, gli alloggi popolari alla Mazzarrona si presentano in pessime condizioni, come più volte denunciato dagli stessi residenti che da tempo chiedono la ristrutturazione degli edifici. Le facciate stanno perdendo pezzi nonostante gli interventi dei vigili del fuoco, che, di tanto in tanto, qualche pezza provano a metterla.

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