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Scuole da ristrutturare a Siracusa, presentati tre progetti

Chiesti oltre due milioni di euro per «Mazzini» e «Costanzo»

SIRACUSA. Tre progetti da finanziare con i fondi Cipe. A presentarli il Comune nell’ambito del bando della Regione per l’Edilizia scolastica. Gli interventi sono programmati per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’istituto comprensivo «Mazzini» di via Madre Teresa di Calcutta, a Bosco Minniti. Si parla di un investimento di quasi 700 mila euro che interesserà anche la sostituzione degli infissi «fatiscenti e pericolosi per gli alunni». Un investimento di 882 mila euro è stato invece previsto per la ristrutturazione, manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e risparmio energetico del settimo istituto comprensivo «Costanzo» di viale Santa Panagia. Infine una spesa di 731 mila euro è stata programmata per la scuola elementare «Mazzini», di via dei Mergulensi. Anche in questo caso si parla di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza, ristrutturazione, e interventi per il miglioramento del risparmio energetico.
«Come preannunciato la scorsa settimana - ha detto il sindaco Giancarlo Garozzo - sono stati presentati i progetti relativi a tre edifici scolastici della città che più degli altri abbisognavano di interventi di riqualificazione». «Abbiamo la consapevolezza - ha aggiunto il primo cittadino - dello stato in cui versa la nostra edilizia scolastica e degli enormi limiti di bilancio imposti dai tagli nei trasferimenti, ma abbiamo la determinazione per intercettare tutte le opportunità di finanziamento messe a bando».
L’assessore alle Politiche scolastiche Alessio Lo Giudice si è soffermato sugli aspetti ”sociali” dell’intervento programmato dal Comune. «Siamo in presenza di istituti - ha detto - alle prese con problematiche diverse ma tutte rientranti nel triste fenomeno della dispersione scolastica. Dovevamo fare delle scelte - ha aggiunto - e come amministrazione abbiamo puntato su progetti riguardanti ambiti territoriali che in questo momento presentano maggiori segnali di criticità».

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