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Studenti pendolari, sarà revocato all’Ast il servizio di trasporto ad Augusta

AUGUSTA. Sarà revocato all'Ast l’affidamento del servizio di trasporto extraurbano per gli studenti pendolari, diventato ormai una vera e proprio odissea giornaliera per studenti e genitori. La decisione estrema, ma ormai inevitabile visti i problemi della Azienda di trasporto siciliana, è arrivata ieri dopo l'ennesima giornata di passione e per gli studenti che sono rimasti di nuovo a piedi alle varie fermate distribuite tra il centro storico della Borgata.
Alle 6,45 di ieri, infatti, non c'era nessun pullman loro riservato, tranne quello di linea che, probabilmente già pieno, a detta degli studenti, non si è fermato alle altre fermate, impendendo così ai ragazzi di raggiungere Siracusa. E così è esplosa l'esasperazione dei ragazzi che si sono riversato in massa a Palazzo di città, dove ieri mattina era in programma un convegno, anche piuttosto affollato, sulla Tares.
"Vogliamo essere rispettati e difendere i nostri diritti” hanno detto gli studenti sono entrati dentro il salone municipale anche per far sentire la loro voce. Non è mancato qualche attimo di tensione anche perchè gli studenti sono poi stati fatti uscire dal salone mentre una ragazza è rimasta dentro e ha esternato ai presenti, molti dei quali provenienti da altri comuni i problemi dell'Ast. Che, praticamente da quando è iniziata la scuola, continua a creare disservizi e disagi non facendo trovare i pullman la mattina ai capolinea o utilizzando quelli urbani con meno posti, pur avendo già le famiglie pagato un abbonamento mensile di ottobre il cui massimo costo ammonta a 96 euro. In tarda mattinata gli studenti hanno atteso l'arrivo al Comune del prefetto della commissione straordinaria del Comune, Maria Carmela Librizzi che li ha ricevuti, garantendo loro che il Comune provvederà alla revoca del servizio all'Ast. "Siamo stanchi di questa situazione e di vedere studenti che protestano giustamente perchè vogliono andare a scuola -ha detto- stiamo studiando come procedere con la revoca e l'affidamento a un'altra società di trasporto, verificando se esistono fondi comunali per il servizio".

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