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Il mare entra in... carcere, ad Augusta corso di apnea per detenuti

AUGUSTA. Dieci detenuti della casa di reclusione di Augusta a lezione di apnea in una piscina gonfiabile montata dentro la struttura.


È quanto accade da qualche settimana all'interno della casa di reclusione diretta da Antonio Gelardi che, per la prima volta, ha dato il via ad un'attività sperimentale mai provata fino ad ora dentro un carcere, grazie alla disponibilità della campionessa siracusana della specialità, Patrizia Maiorca che insegna a titolo gratuito. Ieri mattina, alla presenza anche del campione e papà Enzo si è svolta la presentazione dell'attività, assolutamente a costo zero, visto che la piscina di gomma, di 10 metri per 5, è stata donata dalla "Uisp", l'Unione italiana sport e dalla "Fipsas", la federazione italiana piscine sportive e posizionata in una delle aree esterne a piano terra.


Dieci i detenuti coinvolti, tra cui quelli che hanno già seguito il corso di apnea a secco dei mesi scorsi e altri selezionati, anche per le buone condizioni di salute, in mezzo a moltissime richieste.


«È un'idea che è nata semplicemente sul campo parlando con Patrizia -ha detto Gelardi- il corso è iniziato a luglio e proseguirà con un incontro una volta a settimana fino a che il tempo lo permetterà, per poi eventualmente riprendere in primavera». Felice Carmelo che ieri mattina, come gli altri, ha indossato la maschera e le pinne.


«È una bellissima esperienza nuova che speriamo possa durare il più a lungo possibile, - ha detto, mentre Maurizio che viene da Viareggio e conosce il mare ritiene che l'apnea sia uno sport che dà la possibilità di conoscer un altro mondo e ci aiuta a sviluppare l'autocontrollo. Patrizia è un'insegnante e una persona straordinaria».

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