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Portopalo, fuoco nel cantiere della chiesa

Intimidazione.Un incendio ha danneggiato un escavatore utilizzato dalla ditta che sta costruendo il tempio Madonna greca Eleusa

PORTOPALO. A mezzanotte in punto l'incendio ha colpito un escavatore, fermo in sosta all'interno del cantiere edile della chiesa Madonna greca Eleusa. Un chiaro atto intimidatorio col fuoco che potrebbe essere il terzo "segnale" ai danni della comunità religiosa, ma gli investigatori non escludono che destinataria possa essere la ditta "Stancanelli" di Catania, l'impresa che sta eseguendo i lavori di costruzione della nuova chiesa del paese marinaro. Le fiamme hanno avvolto la parte anteriore di un mezzo utilizzato nel cantiere, precisamente in una ruota anteriore. Fortunatamente i danni sono stati limitati, poiché ad essersi accorti del rogo sono stati il proprietario ed i lavoratori di un ristorante, che sono intervenuti domandolo con un estintore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza il cantiere, a incendio già spento.
Sulla vicenda hanno avviato un'indagine i carabinieri, effettuando un sopralluogo subito dopo l'incendio con una pattuglia della stazione di via Monte Carso ed una "gazzella" del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Noto. I militari dell'Arma guidati dal maggiore Gennaro Micillo non escluderebbero la matrice dolosa. Diverse sono le ipotesi al vaglio degli investigatori, tra cui c'è anche quella dell'atto intimidatorio nei confronti della ditta che sta eseguendo i lavori. Il titolare è già stato sentito dalle forze dell'ordine ma non sarebbero emersi particolari, né casi di minacce o richieste estorsive. La stessa ditta "Strancanelli" è stata vittima di due furti di mezzi, "spariti" negli scorsi mesi dal cantiere di contrada Anime sante e ritrovati successivamente grazie all'utilizzo degli antifurti satellitari installati a bordo dei camion.
Adesso i militari dell'Arma stanno mettendo insieme i pezzi per tentare di risalire agli autori del rogo. Ed è una chiesa che non nasce sotto un buon segno, quella della Madonna greca. La "seconda casa" dei fedeli del paese marinaro, progettata nel "cuore" dell'oasi don Bosco e finanziata nel 2005, per un costo di 2 milioni di euro. La posa della prima pietra è avvenuta a maggio, in un momento in cui nel paese marinaro non esistono edifici religiosi per accogliere i fedeli, e dovrebbe vedere la luce entro un anno e mezzo dall'inizio dei lavori. Perché la prima ed unica, la chiesa di San Gaetano, è ancora "vietata" ai fedeli dal luglio del 2012, per via di un incendio che l'ha quasi distrutta e resa inagibile. I lavori di messa in sicurezza sono stati effettuati, ma non ancora quelli di ristrutturazione. E tra l'incendio che ha colpito San Gaetano e l'atto intimidatorio col fuoco che ha colpito l'escavatore nel cantiere della chiesa della Madonna Eleusa, ci sono stati anche diversi atti vandalici registrati proprio nell'oratorio parrocchiale. Un incendio nei magazzini, che mando in fumo diversi attrezzi, e diversi furti messi a segno nel corso dell'ultimo anno.

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