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La «videosorveglianza» a Portopalo, rubate nella notte due telecamere

Danneggiato il circuito destinato a controllare l’area portuale. Il sindaco Taccone: «Atti vandalici in aumento»

PORTOPALO. Gli interventi nell'area portuale di Portopalo non sono ancora finiti e nel giro di una settimana sono già "sparite" due telecamere del circuito di videosorveglianza. La prima, quella piazzata davanti alla struttura del mercato ittico, è stata rubata lunedì notte, con tutto il palo da sei metri in cui era installata: è stato tagliato alla base per riuscire a portare via la telecamera. L'altra è stata rubata la scorsa settimana, in uno dei pali del molo di levante del porto. «Questo è l'andazzo - ha commentato la notizia il sindaco del paese marinaro, Michele Taccone -, che c'è in questo territorio. Gli atti vandalici negli ultimi periodo non mancano mai».
Le telecamere fanno parte di un circuito di sorveglianza dell'area portuale formato da 7 camere, piazzate nei punti strategici per controllare l'attività del porto.
Il progetto di videosorveglianza è compreso nei fondi europei 2007/2013, per cui il comune di Portopalo ha ottenuto 490 mila euro. Somma destinata oltre all'impianto di monitoraggio, anche ad alcuni interventi di ristrutturazione del mercato ittico, dell'installazione dei parabordi nella banchina del molo di levante. Ed anche della sistemazione di isole ecologiche nell'area portuale, che verranno posizione la prossima settimana perché il progetto deve necessariamente essere concluso entro ottobre.
Le telecamere sono state installate ad aprile, ma non erano ancora collegate per due motivi. È stato atteso il trasferimento della sede di Locamare Portopalo, dal centro cittadino all'ex brigata della Guardia di finanza, in una palazzina che sorge proprio nell’area del porto. Proprio perché il circuito di videosorveglianza sarà collegato direttamente con l'ufficio marittimo portopalese, guidato dal maresciallo, Giuseppe Stella. Un sistema che sarà uno strumento in più per i militari della Guardia costiera, per monitorare l'area portuale.
L'altra problematica con cui l'amministrazione guidata da Michele Taccone si è dovuta confrontare è stata il continuo flusso migratorio che da maggio ad oggi è stato registrato sulla costa del paese marinaro. Teatro degli sbarchi di migranti è stata proprio l'area portuale, tra il molo in cui sono state organizzate le operazioni di primo soccorso e l'area esterna del mercato ittico, utilizzata per l'identificazione degli extracomunitari.

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