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Siracusa, l’odissea dei 15 dipendenti ex Rit: «Siamo ostaggio della politica»

SIRACUSA. «Vorremmo capire che fine hanno fatto i soldi inseriti nel bilancio per la nostra assunzione». È ormai un’odissea senza fine quella dei 15 lavoratori ex «Rit» che sono ancora in attesa che vengano rispettati i patti firmati ormai più di due anni fa. I dipendenti dell’impresa che si occupava del servizio di archiviazione ottica per conto del Comune si sono anche rivolti al tribunale per chiedere al giudice l’assunzione immediata e porre fine a quello che, dal 23 novembre 2011 è un vero e proprio limbo. Un periodo che ha anche visto il consiglio comunale inserire nel bilancio pluriennale le risorse destinate proprio all’assunzione dei 15 lavoratori. Di risposte concrete però non ne sono arrivate e a novembre scadrà anche la mobilità.


«Abbiamo più volte chiesto di incontrare la nuova amministrazione - raccontano i dipendenti dell’ex ”Rit” - senza ottenere risposta. Prima delle elezioni avevamo anche incontrato l’attuale sindaco Giancarlo Garozzo che si era impegnato a risolvere il problema. Ma ad oggi non siamo mai riusciti a incontrarlo». Per i 15 ex «Rit» c’è stata una sorte diversa rispetto agli 11 ex «Lsu» che sono stati immediatamente assunti.


«Tutta la vicenda - hanno aggiunto gli ex ”Rit” - ci ha penalizzati enormemente e alla fine ha favorito solo gli ex ”Lsu”». Fra pochi giorni, a ottobre, è prevista una nuova udienza in tribunale e per le famiglie in attesa da due anni la speranza è di ricevere, almeno dal tribunale, risposte chiare sul proprio futuro. «Si tratta di un problema politico - hanno concluso i 15 lavoratori - e la realtà è che noi da due anni siamo ostaggio della politica. Abbiamo ricevuto tante promesse, anche da consiglieri comunali rieletti, ma ancora oggi attendiamo risposte che non sono mai arrivate». Ga.Ur.

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