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Augusta, travolta e uccisa da auto pirata Muore a 13 anni mentre torna a casa

Claudia Quattrocchi attraversava la strada sulle strisce pedonali con un’amica

AUGUSTA. Stava attraversando le strisce pedonali di corso Sicilia, alla Borgata, ad Augusta, in provincia di Siracusa, assieme ad un'amica quando è stata travolta da un'automobile che non si è nemmeno fermata a prestare soccorso. È morta così ieri sera, poco dopo le 22,30 falciata da un'auto in corsa, Claudia Quattrocchi, una ragazzina di soli tredici anni che stava facendo ritorno a casa. L’investimento all'altezza del semaforo lampeggiante che si trova davanti al Palajonio, in zona urbana. Un urto tremendo in cui la ragazzina ha riportato delle gravissime ferite che le sono state fatali. Sul posto sono arrivate anche le forze dell'ordine che hanno avviato le indagini per risalire al proprietario o proprietaria dell'automobile pirata. 
L'incidente è avvenuto tra l'altro a pochi passi da un paninoteca mobile dove a quell'ora c'era gente. La ragazzina è stata subito trasportata, a sirene spiegate, con un'ambulanza del «118» al pronto soccorso dell'ospedale Muscatello dove, però, ai medici sono apparse subito troppo gravi le ferite riportate nel tremendo urto. Il suo cuore, infatti, non ce l'ha fatta a resistere e la studentessa è morta poco dopo senza che nulla si potesse fare per salvarle la vita, tra la disperazione di amici e parenti che si sono recati al pronto soccorso.
Il tremendo incidente ripropone il problema della sicurezza in quel tratto di strada, che è un rettilineo, dove spesso però le automobili corrono nonostante ci si trovi in una zona urbana, a pochi passi da abitazioni e da una struttura sportiva e a qualche centinaio di metri da piazza Fontana, uno dei luoghi di ritrovo dei ragazzi. Spesso in passato si sono verificati incidenti. Davanti alle strisce pedonali esiste anche un impianto semaforico che, però, è lampeggiante.
La notizia della morte della ragazzina ha suscitato grande dolore ed ha subito fatto il giro del web.
«Purtroppo oggi un angelo è partito in cielo, ma stavolta non per colpa di Dio, ma per colpa di uno che ti ha investito e non ti ha nemmeno soccorso. Non si sa nemmeno chi è stato a levarti la vita. Ti ricorderò sempre come la ragazza allegra e socievole che eri sempre. Ciao Claudia, ti giuro senza parole», ha scritto Vito su Facebook.

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