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Lentini, operaio licenziato scrive al Papa e a Napolitano: "Aiutatemi"

LENTINI. A 55 anni viene licenziato, per un litigio con un collega, dall'azienda commerciale in cui lavora da 30 anni e per la quale è direttore di punto vendita. Qualche giorno chiede un chiarimento al delegato dell'azienda, sperando nel reintegro sul posto di lavoro, che gli viene negato. E così, dopo tanti tentativi, Paolo Cutrone ha deciso di rendere pubblica la sua storia e ha rivolto un appello a Papa Francesco e un altro al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ha invocato il loro intervento per intercedere con l'amministratore unico dell'azienda, obiettivo: essere riammesso sul suo posto di lavoro.
"In questi trent'anni di lavoro - ha detto - non ho mai commesso nessun errore professionale. L'unico sbaglio che ho fatto, se sbaglio si vuole chiamare è stato quello di aver reagito ad una provocazione di un collega e così l'azienda mi ha licenziato". Troppo, per una persona che ha sempre lavorato, sempre rispettato i colleghi , senza nessuna contestazione. "A cinquantacinque anni - ha scritto nella lettera spedita a Papa Francesco e al Presidente della Repubblica - con una famiglia monoreddito con due figli disoccupati a carico, di cui una universitaria, la situazione è drammatica. Quello che ho trascorso è l'anno peggiore della mia vita dal momento che ho perso il lavoro. Vi chiedo come aiuto il vostro interessamento affinchè la situazione venga risolta positivamente. Io voglio solo lavorare, lavorare per la mia famiglia che non merita questo trattamento, per me stesso per tutti i sacrifici che ho fatto. Oggi i pensieri che mi passano per la testa sono forse i peggiori, ma resisto. Ho provato anche con la giustizia a cercare di recuperare il mio posto di lavoro, ma ogni tentativo è stato vano".
Paolo Cutrone, lunedì scorso ha ricevuto una lettera di risposta dal segretariato generale della Presidenza della Repubblica. "Gentile signor Cutrone - si legge - comprendiamo le difficoltà che Lei si trova ad affrontare l'intera vicenda". "Per una valutazione del suo caso - conclude la nota - la prego di inviare ulteriori elementi di conoscenza e specificando quale tipo di intervento si attenda da noi".   SDS

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