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Immigrazione, sbarchi a Portopalo: sequestrata la nave madre

CATANIA. La Guardia di Finanza di Catania, su provvedimento emesso d'urgenza dalla Procura, ha sequestrato un'imbarcazione di 30 metri utilizzata ieri come nave madre
durante uno sbarco di 199 migranti avvenuto 107 miglia sud di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Un'unità della Guardia di Finanza, con a rimorchio la nave, si sta
dirigendo verso il porto di Catania, dove giungerà tra poco.  Si tratta del primo sequestro effettuato in acque internazionali.


Sono state applicate le convenzioni internazionali in materia di diritto di alto mare e sul crimine transnazionale, riguardanti anche la potestà di fermare ed ispezionare una nave priva di nazionalità - o assimilata - sospettata di essere coinvolta nel traffico di
migranti. L'operazione è iniziata nel pomeriggio di ieri, quando il pattugliatore romeno impiegato nel dispositivo internazionale coordinato dall'Agenzia Europea «Frontex» ha avvistato l'imbarcazione «madre» carica di persone e con al traino un'unità «figlia» più piccola.


Sono subito usciti i mezzi aeronavali di Frontex che, dopo aver assistito a distanza al
trasbordo dei clandestini sull'imbarcazione a rimorchio, sono intervenuti per soccorrere i migranti e catturare la nave madre che, nel frattempo, aveva invertito la rotta per darsi alla
fuga. La nave, priva di bandiera, è stata abbordata in acque internazionali dalle unità romene e della Guardia di Finanza, che si sono avvalse di unità di supporto aereo.


I 15 componenti dell'equipaggio sono stati fermati. I migranti, 199 persone, di cui 85 uomini, 50 donne e 64 minori di dichiarata nazionalità siriana, sono stati trasbordati su un guardacoste della Guardia di Finanza e su un'unità della Capitaneria di Porto che sono giunte ieri sera nel porto di Siracusa.

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