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Siracusa: blackout al Tribunale, attività paralizzata

SIRACUSA. Se non è al buio poco ci manca ma l’attività al palazzo di giustizia procede a singhiozzo. Colpa del nubifragio del mese scorso che ha danneggiato la cabina elettrica, chiudendo di fatto l’alimentazione dell’energia elettrica. Computer e fotocopiatrici sono praticamente spenti anche se la luce manca solo in alcune aree della struttura. A soffrirne è l’intera macchina giudiziaria e gli avvocati lanciano l’allarme perchè il 15 settembre prenderanno il via le udienze dopo la pausa estiva. «Al momento il disagio è notevole - spiega il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Alvise Troja - e come Ordine abbiamo provato ad indicare delle soluzioni tampone per evitare che l’intero meccanismo si inceppi. Per quanto ci riguarda, nell’area in cui lavoriamo, è tutto fermo. Non possiamo utilizzare la posta elettronica, per non parlare dell’uso delle fotocopiatrici. Fino a quando non inizieranno le udienze, potremo resistere, poi sarà difficile fronteggiare la situazione».
Il tribunale è alimentato da un gruppo elettrogeno, che, comunque, ha un costo esorbitante ed in tempi come questi, contrassegnati dalla spending review, ogni centesimo speso rappresenta un mal di pancia. «Dalle informazioni in nostro possesso - racconta il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Alvise Troja - il gruppo elettrogeno assorbe gasolio per un costo di circa 1000 euro al giorno». L’Enel dovrebbe fornire il tribunale di una nuova cabina che sarebbe stata ordinata in Germania e forse dovrebbe essere montata in questa settimana. «Ci auguriamo che l’Enel - dice il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Alvise Troja — possa rispettare i tempi e se così fosse sarebbe meglio per tutti. Per fortuna che il guasto si è verificato in un periodo di tregua sotto l’aspetto giudiziario. Se, però, la cabina elettrica non dovesse arrivare, allora sì che avremmo dei veri disagi, molto più grandi di quelli che stiamo vivendo adesso. Tra le soluzioni indicate c’è quella che prevede la sospensione prolungata delle udienze, però, confrontandoci con i colleghi si è pensato che tale ipotesi rappresenterebbe un danno per i cittadini e per gli stessi avvocati». Non c’è solo il problema dell’elettricità a turbare i sogni della giustizia perchè incombe il taglio dei tribunali della provincia. «I fascicoli e tutte le carte - dice il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Alvise Troja - confluirebbero nel tribunale di Siracusa e se a ciò dovesse aggiungersi il problema del black out elettrico immagino una situazione di difficile gestione».  

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