SIRACUSA. Nuovo gestore per gli impianti sportivi presenti all'interno della Cittadella, in particolare il palazzetto, il tensostatico, il pattinodromo e le due piscine, oltre alla palestra Akradina di via Damone. Ieri l'assessorato comunale alle Politiche dello sport ha assegnato la gestione al raggruppamento di associazioni riunite attorno alla Libertas Rari Nantes, Nuoto '95, Olimpia Pattinatori e al Consorzio delle associazioni della provincia che ha proposto un ribasso del 26,15 per cento. Saranno queste società a gestire per dieci mesi a partire dal 30 settembre l'impiantistica sportiva, garantendo la manutenzione ordinaria, i servizi di pulizia e di guardiania. Previsto dal bando anche il versamento di una fidejussione di 1 milione 500 mila euro al Comune entro il 30 settembre. Ma già da oggi ci sarà da pianificare ed in tempi rapidi gli interventi di ristrutturazione della copertura degli spogliatoi della piscina "Paolo Caldarella", crollati giovedì scorso in seguito al nubifragio ed alle continue infiltrazioni che hanno reso inagibile anche la tribuna. Da un sopralluogo effettuato dall'ufficio Urbanistica il costo dei lavori supera i 100 mila euro e saranno a carico del gestore così come le operazioni di sistemazione delle nuove piastrelle all'interno della piscina che resta chiusa dallo scorso 11 agosto. A rischio c'è in questo caso l'inizio dell'attività agonistica dei settori nuoto e pallanuoto. L'iter prevede a questo punto che il nuovo gestore definisca adesso un programma degli spazi da assegnare in base alle richieste che perverranno dalle società interessate. L'esito della trattativa privata che era stata lanciata nelle scorse settimane dall'amministrazione comunale ha visto escludere per vizi formali nella documentazione presentata il raggruppamento che fino alla fine di agosto aveva gestito gli impianti, guidato dal Circolo Canottieri Ortigia, Medea Twirling, Polisportiva Aretusa e Club Dilettantistico pattinatori. Esclusa anche l'Holimpia Siracusa, mentre il Tennis Club Match Ball era stato escluso prima dell'apertura delle buste perché la richiesta formulata non rientrava tra le attività che erano state inserite dall'assessorato allo Sport nello statuto. Per l'assessore alle Politiche dello sport, Maria Grazia Cavarra "la trattativa privata ha consentito di aggiudicare la gestione degli impianti secondo criteri di trasparenza e nel rispetto delle leggi". "Adesso controlleremo - ha spiegato l'assessore - che il servizio venga svolto conciliando le esigenze delle società, anche dal punto di vista degli impegni agonistici con il diritto dei cittadini allo sport". Si registrano inoltre le prime critiche dopo la prolungata chiusura degli impianti. A protestare sono le società come l'Aretusa che doveva iniziare l'attività di preparazione per il campionato maschile di basket.
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