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Neapolis di Siracusa, assalto alla biglietteria: colpo da 6 mila euro

La rapina messa a segno nel pomeriggio: nella cassa c’era il ricavato dei tagliandi d’ingresso per visitare il Teatro greco

SIRACUSA. Non è andato a casaccio, sapeva che la cassa della biglietteria del parco archeologico, ricavata in via Cavallari, era gonfia di soldi freschi. Non spiccioli ma circa 6200 euro, accumulati con i biglietti dei turisti per le visite ai pezzi pregiati del sito storico, tra cui il Teatro greco e l’Orecchio di Dionisio. I conti se li era fatti bene un giovane rapinatore che, con cappellino in testa, si è presentato in biglietteria ma non per visitare i tesori dell’antichità. Aveva in mano una pistola, che ha puntato contro i dipendenti, quasi increduli di vedersi puntata un’arma, fatto sta che, per evitare di passare guai, facendo innervosire quel giovane, hanno consegnato il bottino. Erano le 15,30 di lunedì scorso ed a quell’ora non c’erano molte persone in giro, così il rapinatore ha potuto agire senza troppe ansie di essere visto. Ha infilato il denaro in una sacca e se ne è andato a passo veloce.
È probabile che qualcuno, fuori dal parco archeologico, lo stesse aspettando, magari in macchina, ma è solo una ipotesi. Su questa rapina inconsueta sono al lavoro gli agenti della Squadra mobile mentre i primi ad arrivare sul posto sono stati i poliziotti delle Volanti. A chiamarli sono state le stesse vittime, che con un telefono hanno composto il «113», sperando nella cattura del giovane, solo che quando le pattuglie si sono recate alla biglietteria di quel rapinatore c’era solo il ricordo. Gli investigatori hanno raccolto le prime testimonianze, piuttosto frammentarie anche perchè nessuno di loro ha potuto vedere bene in faccia il ragazzo, per via del suo cappellino.
È stata ricostruita la dinamica del colpo, servita alla polizia per capire se è il modus operandi è di qualcuno di loro conoscenza. Accade di raro che una biglietteria di un sito archeologico venga presa di mira, evidentemente il giovane entrato in azione aveva delle buone informazioni sugli incassi del parco archeologico, che, in estate, è una sorta di macchina da soldi. In un periodo come questo, la città si riempie di visitatori ed i tesori storici sono una delle mete più ambite. Non è escluso che il rapinatore abbia fatto, nei giorni scorsi, un sopralluogo, forse più di uno, per accertare il volume di affari di quella biglietteria. Quando ha capito che sarebbe stata la sua fortuna, ha studiato un piano, piuttosto dettagliato considerato che gli è andata molto bene.

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