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Ancora sbarchi a Siracusa, una bimba nasce in mare

SIRACUSA. Un barcone in difficoltà con migranti, tra cui donne e bambini, è stato soccorso al largo di Siracusa in un'operazione alla quale stanno partecipando la nave ''Foscari'' della Marina Militare, due motovedette della Guardia Costiera e due della Guardia di Finanza. I profughi sono stati trasbordati sulle unità che in questo momento stanno facendo rotta verso il porto aretuseo; l'arrivo è previsto tra circa un'ora.

I MIGRANTI SONO 191, CI SONO 48 BAMBINI. Sono 191 i migranti arrivati sulla banchina del porto grande di Siracusa a bordo di due motovedette veloci della Guardia costiera e una della Guardia di finanza. Si tratta di 51 donne, 48 bambini e 92 uomini; si sono dichiarati siriani. Alcuni di loro hanno avuto bisogno di cure mediche. I migranti erano a bordo di un barcone, abbandonato dopo il trasbordo perchè in precarie condizioni, che è stato intercettato nella notte a circa 60-70 miglia a sud di Siracusa da un velivolo Atlantic della Guardia costiera. Il barcone, da quel momento in poi, è stato monitorato, sino a quando, a circa venti miglia dalla costa, è stato raggiunto dalle motovedette. In zona anche la nave della marina militare «Foscari» che ha coordinato le operazioni di trasbordo dei migranti, rese difficili dalle cattive condizioni del mare.


A BORDO UNA NEONATA PARTORITA DURANTE LA TRAVERSATA.  Tra i 191 migranti siriani giunti al porto di Siracusa c'è anche una neonata partorita a bordo durante la traversata. La bimba avrebbe quattro giorni. «L'abbiamo trovato ancora con un tratto del cordone ombelicale attaccato - ha detto il comandante della Guardia costiera di Siracusa, Luca Sancilio -. La bimba, che sta bene così come la madre: sarebbe nata durante la traversata. Se così fosse, sarebbe l'ennesima dimostrazione di come la vita trionfi sempre: si può venire alla luce anche in condizioni difficili e critiche».
La neonata è stata portata con la madre nel pronto soccorso dell'ospedale Umberto I. I sanitari hanno disposto sia per il piccolo che per la puerpera - entrambi sono comunque apparsi in buone condizioni - accertamenti specialistici che sono in corso nelle divisioni di neonatologia e di ginecologia dello stesso nosocomio.

UN ALTRO BARCONE INTERCETTATO. Un altro barcone con a bordo circa 150 migranti è stato intercettato a largo della costa siracusana dove si sono recate due motovedette della Guardia costiera (le stesse che poche ore prima avevamo trasbordato sulla banchina principale del porto grande siracusano altri 191 migranti siriani) sulle quali gli immigrati sono stati trasbordati e che stanno adesso facendo rotta su Siracusa. Il barcone sul quale si trovavano - che è stato abbandonato in alto mare in quanto non era più in condizione di navigare - era stato notato da un motopesca che incrociava a circa 15 miglia dalla costa di Avola, nel Siracusano. L'equipaggio del motopesca non si è limitato a dare l'allarme ma anche prestato la prima assistenza ai migranti. inizialmente sembrava che sul barcone si trovassero non oltre che una sessantina di migranti, ma quando il motopesca si è avvicinato da sotto coperta sono usciti gli altri migranti.

FERMATI TRE SCAFISTI. Tre egiziani - rispettivamente di 22, 23 e 30 anni - sono stati fermati con l'accusa di essere gli «scafisti» dello sbarco nel pomeriggio di ieri sulla scogliera di Punta Milocca, nella zona balneare della Fanusa, a pochi chilometri dal capoluogo. Sul barcone incagliatosi sulla scogliera vi erano oltre cento siriani tra i quali diversi bambini. I tre egiziani sono stati bloccati a conclusione di un'indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura con la Polizia di Frontiera Marittima, Carabinieri, Guardia di Finanza e Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina della Procura di Siracusa. I tre sono accusati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

SI CHIAMA NADHA LA BIMBA SIRIANA NATA SUL BARCONE. Si chiama Nadha la bimba figlia di una coppia di profughi siriani venuta alla luce quattro giorni fa su una vecchia «carretta» del mare, giunta oggi al porto di Siracusa insieme a centinaia di altri migranti soccorsi nel Canale di Sicilia dalle unità italiane. A confermare che la piccola è nata durante la traversata è stata la madre che lo ha riferito ai medici dell'ospedale «Umberto I», dove la donna è stata condotta assieme alla figlioletta. Il parto risalirebbe a sabato scorso, due giorni dopo l'inizio del viaggio, durato sei giorni.     Mamma e bimba stanno bene ma i medici dell'ospedale, dopo aver effettuato in mattinata alcuni accertamenti, hanno deciso di trattenerle in osservazione per un paio di giorni. In particolare la madre, che parla solo la lingua del suo Paese e che è assistita da alcune mediatrici culturali, è apparsa particolarmente provata. La donna continua ad allattare la sua bambina, ma i medici hanno disposto di integrare il latte materno con quello artificiale. La piccola Nadha rimarrà per qualche giorno in ospedale, nella divisione di terapia intensiva neonatale dove stamane è stata sottoposta ai primi accertamenti. Una scelta che sarebbe stata dettata anche dall'esigenza di sottoporre la piccola a specifiche profilassi, considerato che il cordone ombelicale è stato tagliato sul barcone con mezzi di fortuna. Le condizioni della neonata, che pesa poco più di due chili e mezzo, sono comunque considerate complessivamente soddisfacenti.

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