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Francofonte, agguato in centro Colpi di fucile contro un netturbino

L’uomo, Paolo Scarnà, era in auto con un amico quando è stato avvicinato dal commando che ha sparato

SIRACUSA. Due trentenni sono stati vittime di una sparatoria mentre si trovavano a parlare in macchina. È successo intorno all’una di notte di ieri in piazza Torino. Contro Paolo Scarnà, un netturbino di Francofonte già noto alle forze dell’ordine, e l’amico con cui stava in macchina, anche lui con precedenti penali, sono stati esplosi almeno cinque colpi di fucile calibro 12 con pallini da caccia. Gli attentatori con ogni probabilità li hanno affiancati e poi hanno aperto il fuoco. Il guidatore dell’auto oggetto degli spari è riuscito a mettere in moto e a fuggire, a quel punto gli autori degli spari si sono dati alla fuga.
Il luogo dove si sono svolti i fatti è una zona molta trafficata in tutte le ore del giorno, ma anche di notte. Infatti si tratta di un crocevia che collega le principali arterie della città, dove insistono diversi bar e un distributore di tabacchi. La scorsa notte i bar avevano chiuso da poco, con ogni probabilità i killer sono entrati in azione approfittando del buio della notte e dell’assenza di gente. L’auto con i due a bordo era parcheggiata su uno dei lati del crocevia. I colpi di fucile sono stati sparati tutti all’altezza del torace e a riparare dai proiettili gli occupanti dell’utilitaria è stato il piantone dello sportello del guidatore.
Dei due trentenni, quello che ha riportato il maggior numero di ferite è Scarnà, che però non è in pericolo di vita. Infatti l’operatore ecologico è stato ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania per l’estrazione di alcuni proiettili dal braccio, mentre l’altra vittima è stata colpita lievemente ed è stata giudicata guaribile in poco tempo. I carabinieri, che non hanno fornito al momento l’identità della seconda vittima, sono intervenuti sul posto dove si è consumata la sparatoria e hanno raccolto elementi utili alle indagini. Nessuna ipotesi viene esclusa dagli inquirenti, compresa quella di una spedizione punitiva nei confronti dei due pregiudicati. La notizia ha fatto subito il giro della città creando molta paura, in quanto a quell’ora molta gente si trova ancora fuori per godersi un po’ di fresco. (*alp*)La piazza Torino, luogo in cui è avvenuto l’agguato«Chiedo alla Procura della Repubblica di Siracusa di aprire un'inchiesta sui fatti criminosi di questi giorni che hanno colpito il primo istituto comprensivo Fermi». È quanto ha detto l’assessore comunale di Francofonte con delega alla legalità, Salvatore Interlici.
Tutto questo dopo gli atti vandalici ai danni della scuola Fermi, per cui quattro minorenni lunedì sono stati denunciati dai carabinieri al tribunale dei minori di Catania e giovedì la scoperta del furto di gran parte dell’attrezzatura del laboratorio linguistico del plesso di Via Franco.
«Colgo il segnale – ha aggiunto Interici- che dietro questi atti vandalici, si celi un progetto criminale preciso volto ad attaccare la nuova amministrazione che si è prefissa come obiettivo principale il ripristino della legalità». Il dirigente scolastico del Fermi, Salvina Ragalglia ha detto: «Sottrarre un’attrezzatura scolastica allestita con sforzi progettuali e risorse economiche significa privare tutti i ragazzi di opportunità». 

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