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Scoppia la rissa al Gelsomineto: fermati tre braccianti agricoli

SIRACUSA. Una bottiglia di birra di troppo così come le parole, grosse e offensive, pronunciate in stretto dialetto maghrebino, e sono volati calci, pugni e sassate. E' sfociato in rissa un diverbio verbale scoppiato ieri pomeriggio sulla spiaggia del Gelsomineto, tra Fontane Bianche e Avola, fra tre braccianti originari del Marocco ma da diverso tempo residenti a Cassibile. A dare l'allarme facendo accorrere sul posto i militari dell'Arma, sono stati i numerosi bagnanti che si trovavano sulla spiaggia e che hanno assistito alla scena. Nel momento in cui le pattuglie delle stazioni di Fontane Bianche e Cassibile sono arrivate nella zona uno degli extracomunitari ha tentato di disfarsi di un coltello a serramanico.
Due di essi hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso di Cassibile e Avola. Per tutti e tre è scattato un provvedimento di arresti domiciliari disposto dal magistrato di turno Giancarlo Longo.
La misura restrittiva è stata eseguita per Mohamed Selmane, 35 anni, Said Saket, 23 anni, e Mohamed ElGouat, 37 anni.
I tre uomini, che risiedono stabilmente a Cassibile e non hanno precedenti penali, sono comparsi ieri mattina davanti al giudice unico Giuseppe Tripi che ha convalidato la misura coercitiva.  D.FR.

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