SIRACUSA. Un barcone con circa 200 migranti a bordo, tra cui donne e anche due neonati, è stato soccorso a largo di Siracusa dalla guardia di finanza. Il natante è stato guidato in porto e le persone sono state rifocillate prima delle procedure d’identificazione.
AGGIORNAMENTO DELLE 11.10. Sono 153 i migranti giunti la scorsa notte al porto grande di Siracusa dopo essere stati intercettati dai pattugliatori della Guardia di finanza e dalle motovedette della Guardia costiera. Si tratta di 136 uomini, 15 donne e due bambine, una di un anno circa e l'altra di pochi mesi. Tutti sono eritrei ad eccezione di tre uomini che risultano essere egiziani e sul conto dei quali sono adesso in corso accertamenti per verificare se siano gli scafisti.
Il barcone sul quale i 153 migranti sono stati intercettati è lungo circa 16 metri, spinto da motori entrobordo, di colore bianco e sulla fiancata ha delle iscrizioni in arabo ed un numero.
L'imbarcazione, posta sotto sequestro, si trova adesso nel porto grande di Siracusa. Il gruppo di migranti è stato trasferito nel centro di accoglienza dell'ex istituto Umberto I. Quello della scorsa notte il cinquantesimo sbarco verificatosi dall'inizio dell'anno sulle coste del Siracusano.
Nel pomeriggio a Portopalo di Capo Passero è arrivato un barcone con a bordo 176 migranti: siriani ed egiziani. Si tratta di 62 uomini, 41 donne e 73 minori. L'imbarcazione è stata avvistata a circa 13 miglia a sud della costa siracusana da un diportista che ha dato l'allarme alla centrale operativa della Guardia costiera. L'aggancio da parte delle motovedette della Capitaneria - quattro i mezzi impegnati - è avvenuto a circa sette miglia da Portopalo. Il barcone in legno, 16 metri di lunghezza era in avaria. È stato così effettuato il trasbordo dei migranti sulle motovedette che hanno poi fatto rotta verso Portopalo.
Per sei donne, tre delle quali in stato di gravidanza ed una con una sospetta frattura ad un braccio, si è reso utile il ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti. In ospedale è anche stato condotto, in via cautelativa, un neonato. Il barcone è stato posto sotto sequestro. Dai primi accertamenti è emerso che il viaggio sarebbe durato tra 12 e 14 giorni e sarebbe costato tra 2 mila e 4 mila dollari a testa. La partenza sarebbe avvenuta da porti della Turchia e della Siria. Sembra, infatti, che originariamente i migranti fossero su imbarcazioni diverse e che, durate il viaggio, forse per avarie al motore, si sia reso necessario cambiare i barconi. Un gruppo, dunque, non omogeneo ma «composto» strada facendo.
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