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Bollette acqua, consumatori in rivolta

AUGUSTA. "Se una casa é chiusa perché si deve pagare lo stesso il consumo dell'acqua che non c'è?" E' questa la domanda che il responsabile del movimento per la difesa del cittadino, Giuseppe Scarpato ha rivolto allo sportello della "Sai 8", la società che ha finora gestito il servizio idrico, dopo che stanno arrivando in città molte diffide legali a pagare vecchie bollette anche per case non utilizzate. Come ad esempio il caso della sede di via Xiphonia in cui si trovava fino all'anno scorso il movimento, alla cui anziana proprietaria, stanno arrivando diffide risalenti al 2008, 2009 e 2010 quando la casa non era stata ancora affittata. "Mi hanno risposto che- dice Scarpato- se anche la casa e chiusa e quindi nessuno consuma acqua, la Sai 8 manda ugualmente le bollette con una tariffa annuale di consumo presunto di 50 metri cubi di acqua che devono essere pagate anche se nessuno ha consumato per 4 anni, anche se il contatore non funziona, perché poi si fa un conguaglio e la somma viene restituita. Ma quando viene restituita? Forse sarebbe più opportuno fare i controlli prima su chi consuma e chi no". Un' altra diffida, arrivata in questi giorni, sempre dal legale della società, è relativa ad un conguaglio maturato in una casa ad Agnone Bagni, anche se la persona a cui è arrivata la bolletta una casa ad Agnone non l'ha mai avuta. "Questo signore ha lo stesso cognome, ma non il nome del reale proprietario dell 'appartamento che -continua- però abita a Gravina, nel catanese solo che nella bolletta era inserito anche il codice fiscale del non titolare della casa, un errore molto grave questo che riguarda l'identità degli utenti, un' altra ancora è arrivata, infine, per una casa distrutta dal terremoto nel 1990 di via Barbarino e venduta con tanto di disdetta dell'acqua accertata dall'ufficio idrico". Ce.Sa.  

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