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Siracusa, riserva terrestre Capo Murro di porco: la Regione blinda l’area per altri 2 anni

SIRACUSA. Via libera della Regione al rinnovo del vincolo di inedificabilità nel territorio della riserva terrestre Capo Murro di porco. L’attesa firma da parte dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente è arrivata mercoledì con il provvedimento che di fatto accoglie le richieste delle associazioni ambientaliste, impegnate negli ultimi giorni a chiedere più volte la firma del decreto. Ad annunciare per primo la notizia è stato il deputato regionale del Movimento 5 stelle, Stefano Zito, che però guarda già al futuro. «Il vincolo è stato rinnovato - ha detto l’esponente del Movimento 5 stelle -. Adesso ci sono altri due anni per istituire definitivamente la riserva».


Il vincolo di inedificabilità era stato posto sulla zona dell’area naturale, che comprende anche la «Pillirina» dove l’«Elemata Maddalena» vorrebbe realizzare un resort di lusso, il 29 luglio del 2011, con una durata di due anni. Tra pochi giorni, dunque, sarebbe scaduto e per questa ragione nelle ultime settimane si erano moltiplicati gli appelli. Nel decreto viene chiaramente specificato che in attesa del «perfezionamento della procedura di istituzione della riserva naturale» nell’area Capo Murro di porco e Penisola Maddalena «avente una estensione di 577,75 ettari è prorogato il vincolo biennale». La nuova scadenza, adesso è 29 luglio del 2015. A esultare è anche il coordinatore cittadino dei «Verdi», Giuseppe Patti che insieme a don Rosario Lo Bello e al comitato di associazioni «Sos Siracusa», guidato da Carlo Gradenigo, Carmelo Maiorca e Paolo Tuttoilmondo, è stato tra le ”anime” della battaglia per l’istituzione della riserva.


«Esprimiamo grande soddisfazione - ha dichiarato Patti -. Siamo arrivati a un giusto rinnovo del vincolo e adesso ci auguriamo che nel minor tempo possibile l’iter di istituzione della riserva sia completato. Siamo fiduciosi perchè riscontriamo la volontà politica del governo regionale di procedere su questa linea». «Il risultato raggiunto è molto importante - ha sottolineato Paolo Tuttoilmondo, di Legambiente - e mette al riparto il progetto di istituzione della riserva da colpi di mano o dimenticanze. Adesso bisogna accelerare il processo di istituzione dell’area naturale mantenendo la perimetrazione originaria».


A commentare la decisione della Regione è anche Fabio Granata di «Green Italia». «Il rinnovo del vincolo - ha detto Granata - deve essere solo un tassello iniziale per una politica di tutela e valorizzazione dell’area marina protetta del Plemmirio che rappresenta un patrimonio materiale e immateriale della città».

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