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Ad Avola il crollo della strada della spiaggia di Cicirata, i residenti: «Non spetta a noi pagare»

Ieri il confronto del comitato di quartiere con il sindaco Cannata che propone il trasferimento di proprietà del tratto

AVOLA. Un incontro iniziato con toni accesi ma poi ammorbiditosi dopo le proposte di soluzione indicate dal sindaco Luca Cannata: si è svolto ieri pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo di Città il faccia a faccia con i residenti e componenti del comitato di quartiere Cicirata, presieduto dall'ex assessore all'Urbanistica Davide Campisi, convocati dallo stesso primo cittadino dopo il sopralluogo tecnico congiunto di Genio Civile, Soprintendenza Demanio Marittimo e Guardia costiera effettuato il 4 luglio scorso per verificare lo stato di pericolosità del tratto di strada crollato all'inizio della stradella che conduce nella spiaggia Cicirata. Il sindaco Cannata annunciò ai residenti che essendo la stradella di proprietà privata anche le competenze delle spese per la sistemazione andavano a carico dei residenti proprietari. Fatto, quelle della competenza di chi deve sistemare e mettere in sicurezza il tratto franato, che è stato al centro della discussione dell'incontro di ieri pomeriggio al municipio al quale hanno partecipato una trentina di residenti di contrada Cicirata-Zuccara, con in testa il presidente del comitato Davide Campisi, e dall'altro lato lo stesso sindaco, il responsabile dell'Ufficio Urbanistica e l'assessore ai Lavori pubblici Massimo Grande. Inizialmente i residenti hanno contestato il sindaco Cannata, che prima aveva letto la relazione del sopralluogo congiunto e poi il parere dell'avvocato del Comune Paolo Blanco sulla normativa in merito alle competenze, dalla quale si evince che "sulle strade vicinali di uso pubblico il Comune può intervenire sulle spese dal 20 al 50 per cento”. Aspetto normativo contestato dai residenti e dal presidente del comitato che hanno fatto sapere che dopo 20 anni la strada diventa pubblica per usucapione, e che già nel 2004 i proprietari avevano ceduto l'accesso per l'installazione della pubblica illuminazione. E quindi gli oneri per la manutenzione non spettano ai proprietari residenti trattandosi anche di confine demaniale marittimo. Alla fine comunque è stato il sindaco a proporre due soluzioni per risolvere la questione: quella della cessione del terreno da parte dei proprietari al Comune, affinché la strada diventi interamente pubblica e in questo modo poter intervenire, e l'altra più celere che i residenti costituiscano un consorzio e il Comune possa intervenire in compartecipazione con una quota sulle spese di manutenzione. «In ogni caso - ha detto Cannata - si deve fare la cessazione della strada e la questione si definisce una volta per tutte. Anche se in questo caso la procedura è lunga. Noi vogliamo mettere in sicurezza la strada e la zona costiera per la salvaguardia di tutti i cittadini».

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