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Università, il consorzio è sotto esame: "Dubbi sull'utilità dell'Ente"

SIRACUSA. Un rapporto non più esclusivo con l’università di Catania, la formazione d’eccellenza e il probabile addio al consorzio «Archimede». L’assessore comunale all’Università, Alessio Lo Giudice, traccia la strada da seguire per rilanciare i corsi di laurea in città. L’insediamento universitario, ormai da mesi, è ridotto all’osso con la sola Struttura didattica speciale in Architettura che si è di fatto salvata dalla ”mannaia” calata dall’ateneo di Catania. E con l’idea quarto polo ormai tramontata l’obiettivo su cui puntare secondo Lo Giudice ”è l’alta formazione rappresentata da master e corsi di specializzazione”. «Le norme - spiega l’esponente della giunta comunale - disincentiva la nascita di nuove strutture. Mancano del tutto le condizioni per il quarto polo.


Per questo ritengo che la prospettiva più interessante sia l’alta formazione, puntando al dialogo con più università, non per forza esclusivamente della Sicilia». Al tempo stesso c’è da salvaguardare e potenziare l’esistente, e cioè il patrimonio rappresentato da Architettura. «Ho già in programma un incontro con il presidente della Struttura didattica, Bruno Messina. Vogliamo capire come possiamo rafforzare questa presenza in città anche perchè è nostra intenzione consolidare il rapporto con l’università di Catania. Con Architettura vorremmo anche creare le opportunità per gli studenti di effettuare tirocini negli uffici comunali in maniera tale da mettere i ragazzi a contatto con i problemi concreti». Accanto a questo, però, ci sono anche altre prospettive che potrebbero aprirsi come la facoltà di Economia dall’università di Messina. «Al momento - ha aggiunto Lo Giudice - ci sono tante idee ma vogliamo capire come creare le condizioni per avviare rapporti anche con altri atenei presenti in tutta la penisola». L’ultimo aspetto riguarda poi il consorzio universitario «Archimede». Lo Giudice non si sbilancia ma l’impressione è che l’idea sia quella di chiudere l’ente. «Voglio incontrare il presidente Roberto Meloni - ha concluso l’assessore - per comprendere insieme a lui quale sia il ruolo, oggi, del consorzio e poter fare così la giusta valutazione sulla permanenza in vita o meno dell’ente».

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