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Siracusa, centro «Umberto I»: ormai è «tutto esaurito»

SIRACUSA. «I minori non accompagnati che giungono sulle coste del siracusano a bordo di barconi vanno trattati come minori abbandonati italiani». A rivendicare azioni di tutela a tutto campo a favore dei piccoli extracomunitari è Simona Cascio, presidente di Arci, da giorni impegnata ad ottenere sistemazioni più consone e adeguate per i minori che hanno trovato ospitalità all’Umberto primo, nel cuore della Pizzuta. «Una struttura assolutamente inadeguata, soprattutto per i minori non accompagnati - dice Cascio - in quanto si tratta di un ambiente promiscuo, dove ci sono quindi anche adulti. Ambiente dove non verrebbero mai ospitati minori italiani abbandonati». Nella struttura della Pizzuta da giorni c’è il tutto esaurito. «E per avere contezza dello condizioni in cui vivono gli extracomunitari - racconta Simona Cascio - sono state anche effettute visite da parte dei parlamentari Sofia Amoddio e Marika Cirone Di Marco e del difensore dei diritti dei bambini Francesco Sciuto». La questione è stata ieri mattina anche al centro di un incontro ai Servizi sociali del Comune con l’assessore Liddo Schiavo. Ma ci sono stati interventi anche presso il tribunale. «In una struttura di questo tipo un minore può essere ospitato per non più di un giorno, al massimo due - dice il presidente di Arci - poi ci sono altre soluzioni. Come i ricoveri in strutture adeguate o l’affido familiare. Si tenga presente che un minore in istituto costa al Comune circa 2 mila euro al mese, un minore in affido circa 400 euro al mese. Senza contare che la qualità del tipo di sostegno, in un ambiente familiare, non ha paragoni rispetto ad una struttura di accoglienza». Attualmente i minori in attesa di «collocazione» sono circa 25. P. L.

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