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Noto, l’Arca di San Corrado degradata: Chiesa a caccia di soldi per il restauro

La Curia condivide la proposta del lettore per il quale i fondi si trovano risparmiando su alcune voci

NOTO. "Noto non può e non deve rinunciare a quella sentita e partecipata processione che si svolge ininterrottamente da più di cinque secoli". La notizia che l'Arca reliquiaria di san Corrado, nelle condizioni per nulla sicure in cui oggi si trova, rischia di non essere portata in processione il prossimo 25 agosto (festa estiva del santo) e la successiva domenica (l'ottava di settembre), ha scosso gli animi di tantissimi fedeli. L'Arca argentea, realizzata tra il 1538 e il 1554, ha evidenziato segni di fragilità.
Per renderla più stabile e proteggerla occorrono 56 mila euro, ma dal giorno dell'avviata raccolta dei fondi (quattro mesi fa) nelle casse della commissione che gestisce il restauro dell'Arca sono arrivati appena 8 mila e 200 euro, di cui 1.675 euro sono stati già spesi per il restauro del Cristo Risorto, simbolo che sta alla sommità dell'arca. Poca cosa per mettere in cantiere tutti gli interventi necessari. Così fioccano le proposte. Come quella di un lettore, Roberto, che ha indicato la probabile strada da seguire: "Si potrebbe chiedere a tutte le parrocchie della diocesi di Noto (che raggruppa cinque centri della provincia di Siracusa, oltre alla città barocca, Avola, Pachino, Rosolini e Portopalo di Capo Passero e quattro della provincia di Ragusa Modica, Pozzallo, Ispica e Scicli ndr) - di rinunciare a fuochi e luminarie per le diverse feste parrocchiali in modo tale da destinare le somme risparmiate al restauro dell'arca".
La proposta per la verità non è passata inosservata, anche perché da qualche anno dalla Curia vescovile di Noto si è levata alta la voce di feste sobrie e più contenute. "La solennità, e se si vuole anche lo spettacolo, è nella fede, non anche nei fuochi pirotecnici o nelle decorazioni luminose usate per abbellire strade e piazze". Ma la Chiesa pensa alla processione: "il rischio che l'Arca possa rimanere in Cattedrale c'è - dicono dalla Curia -, ma è già stato programmato l'intervento che a settembre porterà al restauro prima dell'argenteo reliquario e poi dei grifoni che la sostengono durante la processione".

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