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Avola, l'asilo comunale rischia di chiudere

AVOLA. Una delle due previsioni per riuscire a mantenere il servizio di asilo nido indicata nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dalla giunta e dal consiglio comunale a metà marzo scorso, per evitare la chiusura totale, prevede la copertura del minimo di legge del 36 per cento del costo di gestione (con l’aumento della quota mensile del canone per le famiglie) e allo stesso tempo il dimezzamento del personale impiegato che risulta sovra-organico rispetto agli iscritti. Ma anche la rimodulazione del servizio, sempre per evitare la chiusura, con il mantenimento dello stesso servizio nelle ore antimeridiane con conseguenze dimezzamento del personale assistente e ausiliare che risulta sovrabbondante allo stato attuale avendo l’amministrazione accorpato due strutture in uno. Insomma per il mantenimento dell’asilo nido comunale di via Labriola le previsioni e le ipotesi indicate nel piano di riequilibrio finanziario approvato dalla giunta, finito nel mirino della Corte dei Conti regionale assieme ad altri servizi a domanda individuale, c’è adesso il concreto rischio che venga definitivamente chiuso ed eliminato come servizio pubblico, tra l’altro indicato pure nella seconda ipotesi della relazione del piano di rientro e risparmio dei conti dell’ente. A deciderlo in ogni caso tra non molto sarà il sindaco Cannata e la sua giunta che oggi ha in mano ufficialmente il numero dei bambini iscritti (da 0 a 3 anni), dopo che sono scaduti i termini delle domande. Dati al momento non ufficiali parlano di un totale di otto bambini iscritti all’asilo nido di via Labriola i cui genitori dovrebbero pagare la rata mensile del canone in base all’imponibile del reddito familiare, ed in ogni caso la tariffa minima da applicate è di 131 euro. Considerato che con il nuovo anno scolastico l’amministrazione comunale ha disposto ed eliminato anche per gli asili nido le esenzioni totali, l’eventuale introito complessivo ammonta a 1.041 euro. Nell’anno scolastico 2012-2013 i bambini iscritti e frequentanti l’asilo sono stati in tutto circa 20, a fronte di 18 assistenti (14 maestre d’asilo di ruolo e ausiliari ex Lsu). E con otto bambini iscritti raggiungere la quota del 36 per cento del costo del servizio è improbabile, considerato che nel 2012 i proventi sono stati appena 3.311 euro a fronte di una spesa complessiva di 63.580 euro. A conti fatti il destino dell’unico asilo nido comunale rimasto in funzione appare segnato.

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