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Una lite finisce in un tentato omicidio: arrestati due giovani fratelli di Lentini

LENTINI. Dovevano dargli una lezione per una discussione degenerata a seguito di una mancata precedenza automobilistica. Cosi la sera del 5 maggio scorso i fratelli Alfio e Sebastiano Scandurra di 22 e 20 anni, di Lentini, si armarono di due pistole e dopo aver incrociato in via Bovio l'automobile del "rivale", una Citroen, condotta dal figlio del proprietario con a bordo tre amici, dopo un inseguimento, non esitarono a sparare contro la macchina che venne crivellata da una dozzina di colpi d'arma da fuoco. I due fratelli, a bordo della loro autovettura (una Bmw), fuggirono immediatamente facendo perdere le tracce. Le vittime, rimaste miracolosamente illese, vennero interrogate dagli agenti della sezione investigativa del commissariato di polizia di Lentini, dopo l'episodio dichiararono che a sparare erano stati probabilmente i due. Gli investigatori informarono il magistrato di turno della Procura Caterina Aloisi, che dopo la lettura dei verbali firmò l'ordine di arresto. Le indagini degli investigatori coordinate dal dirigente Aldo Fusco, avviate subito dopo il tentato omicidio, imboccarono la strada giusta, quando l'attività investigativa è stata focalizzata attorno ad un gruppo di amici dei due giovani e di alcuni conoscenti che nei giorni successivi all'agguato avevano avuto un contatto con loro. Gli investigatori, dopo aver raccolto tutti gli elementi hanno trasmesso il fascicolo al magistrato della Procura Caterina Aloisi. I due fratelli, dopo l'episodio, si sono allontanati dalla città facendo perdere le tracce. Cosi, dopo quaranta giorni, accompagnati dall'avvocato Dario Saggio del Foro di Siracusa, si sono costituiti, ieri pomeriggio, al dirigente del commissariato di polizia Aldo Fusco, che ha loro notificato il fermo di polizia giudiziaria. I fratelli Alfio e Sebastiano Scandurra dovranno rispondere di porto abusivo d'arma da fuoco e tentato omicidio. I due, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati nel carcere di Cavadonna. L'autovettura Citroen è stata sottoposto a sequestro in attesa della definizione della vicenda. I due indagati compariranno davanti al Gip per la convalida dell'arresto.

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