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Rifiuti, Siracusa si fa brutta per i turisti: i lavoratori Igm pronti a un altro stop

Confermato lo stato di agitazione del personale: sul tavolo l’ipotesi di uno sciopero per giovedì 13 e venerdì 14

SIRACUSA. La città sommersa dai rifiuti, con i turisti costretti a spostarsi a stento tra i cassonetti colmi di immondizia. Il "braccio di ferro" tra il Comune e gli operatori ecologici dell'Igm che attendono il pagamento degli stipendi di aprile è proseguito anche ieri. I sindacati del settore Igiene ambientale aderenti alla Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel, che hanno confermato lo stato di agitazione, hanno alzato il tiro e ribadito che sono pronti a proclamare due giornate di sciopero.  A farne le spese intanto, tra domenica e ieri sono state le comitive di visitatori che hanno scelto di trascorrere uno scorcio di vacanza in città. Anche se le condizioni di emergenza nel centro storico stanno lentamente rientrando, la situazione resta critica agli ingressi del parco archeologico della Neapolis, davanti al museo Paolo Orsi in viale Teocrito e dinanzi all'entrata del Santuario, in piazza della Vittoria dove i cassonetti sono ormai colmi fino all'orlo ed i rifiuti sono sparsi anche in strada. "Una vergogna vedere la città in queste condizioni - ha detto una delle turiste in visita ieri e provenienti da Roma, Giovanna Narducci - almeno le zone dove si trovano la zona archeologica, potevano essere risparmiate da quello che sembra essere un vero scempio. Non è un bel biglietto da visita per questa città. A distanza di due anni dalla nostra ultima visita troviamo che le condizioni igieniche sono notevolmente peggiorate". Dalla raccolta che continua ad essere svolta a singhiozzo da parte degli operatori ecologici sono anche i cittadini a lamentarsi. Da corso Gelone a corso Timoleonte, da via Agatocle a viale Tunisi, da corso Gelone a corso Timoleonte, da via Necropoli Grotticelle a viale Tunisi, da viale Santa Panagia a viale Epipoli, dalla Pizzuta alla Mazzarrona, ma anche nelle zone balneari, lo scenario è sempre uguale con rifiuti accatastati anche fuori dai contenitori. "Comprendiamo le ragioni degli operatori ecologici - ha sottolineato uno dei commercianti della Borgata, Carmelo Boscarino - ma qui con il caldo si rischiano epidemie. A questo punto vorremmo sapere le nostre tasse sui rifiuti che fine fanno". Ieri intanto, così come ha spiegato dal Comune il ragioniere generale, Giorgio Giannì sono stati accreditati all'azienda i fondi messi a disposizione venerdì scorso dal Governo.

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