Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Bolletta-luce, l’opposizione attacca: il Comune di Avola spreca 200 mila euro l’anno

AVOLA. "Svolgere con coscienza il ruolo di controllo che spetta all'opposizione porta a volte a delle scoperte sconvolgenti come quella che abbiamo recentemente fatto dopo aver letto la determina del 3 maggio scorso relativa all'affidamento diretto per due anni ad una società di fornitura di energia elettrica per gli immobili e impianti comunali, che costerà in due anni al nostro Comune, e quindi ai cittadini avolesi, una cifra tra i 350 e 400 mila euro in più rispetto ad altri fornitori."  Nel mirino delle forze politiche di opposizione, il documento è a firma delle segreterie politiche locali del Pd, Il Megafono, Sel, Associazione Don Sturzo e i consiglieri comunali Pino Caldarella, Nuccio Inturri e Corrado Midolo, c'è adesso la "radiografia" dei costi e benefici (pochi) che determinerà per le casse comunali il nuovo contratto stipulato dall'amministrazione comunale con la società Enel Energia. "Questo colossale spreco è da attribuire all'ennesima puntata della politica energetica dissennata portata avanti da questa amministrazione - sollevano e denunciano i responsabili politici delle forze di opposizione-. Infatti, dopo la vicenda- fotovoltaico, si apre adesso un nuovo capitolo riguardante la fornitura di energia elettrica: un servizio che costa al nostro Comune quasi 2 milioni l'anno. Quindi senza un bando di gara pubblico - prosegue il documento dell'opposizione -, il nostro Comune ha affidato direttamente ad una società per due anni la fornitura di energia elettrica degli immobili e impianti comunali. Al contrario, molti altri Comuni d'Italia, tra cui il vicino comune di Canicattini Bagni, hanno prima bandito una gara pubblica e poi affidato la fornitura all'azienda con l'offerta più vantaggiosa. In altri termini, la scelta di accedere al libero mercato dell'energia, che noi condividiamo, ad Avola è stata fatta nel modo più errato possibile, cioè senza concorrenza. Al contrario di come avrebbe fatto un buon padre di famiglia e come ha tratto vantaggio economico il comune di Canicattini facendo leva sul principio della libera concorrenza". Andando a confrontare le tariffe applicate ad Avola, con affidamento diretto, - con quelle di Canicattini, a gara pubblica- indicano nella comparazione prezzi-consumo le opposizione- le differenze sono enormi e toccano punte di oltre il 20 per cento nel caso ad esempio dell'illuminazione notturna dalle 23 alle 7 del mattino. Su un'utenza simbolo come la centrale di sollevamento idrico di contrada Gallina, dove si concentra buona parte dei consumi energetici del Comune, ”abbiamo stimato - si legge nella nota - un aggravio di costo di circa 50 mila euro all'anno”. ”Questo spreco di circa 400 mila euro in due anni era facilmente evitabile se solo si fosse proceduto con la gara pubblica, metodo sicuramente più trasparente e conveniente rispetto all'affidamento diretto. Siamo convinti, a meno di smentite, che i debiti che il nostro Comune ha con la società affidataria, Enel Energia, non hanno alcuna attinenza con la scelta dissennata dell'affidamento diretto. A questo punto , - conclude il documento delle forze di opposizione e consiglieri- noi e tutti gli Avolesi chiediamo di correre ai ripari e utilizzare i soldi recuperati per una immediata riduzione delle tasse, ad iniziare dall'Imu sulla seconda casa o l'addizionale Irpef, che l'amministrazione Cannata ha portato al massimo consentito dalla legge”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia