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Rifiuti, i dipendenti dell’«Igm» tornano a scendere in piazza

Gli operatori raggiungeranno il Vermexio: protestano per i ritardi negli stipendi

SIRACUSA. La protesta degli operatori ecologici si sposta in strada. È in programma oggi dalle 10 il corteo che si muoverà dal cantiere di viale Ermocrate, per snodarsi poi in corso Umberto, largo XXV Luglio, via Roma e giungere in piazza Duomo dove saranno in sit-in per chiedere un confronto con il commissario straordinario del Comune, Alessandro Giacchetti e il dirigente del settore Ambiente, Gianni Monterosso. La protesta riguarda la mancata erogazione degli stipendi del mese di aprile ed è organizzata dalle segreterie provinciali del settore Igiene di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione secondo i sindacati questo potrebbe essere l'ultimo tentativo per scongiurare lo sciopero da tutte le attività di raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade già fissato per venerdì. Oggi prima del corte ci sarà un'assemblea in viale Ermocrate alla presenza dei segretari provinciali del settore Igiene ambientale della Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel, Giovanni Marchese, Maurizio Fontana, Salvatore Pollicita, Paolo Iacono e Piero Piazzese. L'azienda ha già comunicato ai lavoratori di non poter erogare gli stipendi e di essere in attesa del versamento del canone da 1 milione 600 mila euro da parte del Comune. «Abbiamo deciso di alzare i toni della protesta - ha detto il segretario del settore Ambiente dell'Ugl, Paolo Iacono - attendevamo di ricevere gli stipendi già il 15 di maggio, senza alcun esito. Oggi non possiamo più attendere abbiamo famiglie da mantenere e debiti da pagare. Per questo saremo in corteo per raggiungere il Comune e chiedere chiarimenti sui nostri stipendi. La raccolta viene regolarmente eseguita, sono escluse solo le attività svolte durante le ore di straordinario. Se oggi non ci saranno sviluppi positivi andremo direttamente allo sciopero di venerdì». Dal Comune si chiarisce che si attendono ancora i trasferimenti da parte del Governo e che i ritardi non sono imputabili a responsabilità dell'amministrazione.

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